Il mondo FQ

Politica

Ultimo aggiornamento: 11:32 del 19 Maggio 2022

Guerra in Ucraina, vox tra i parlamentari: “Evitare escalation nucleare”. Ma sull’invio armi restano divisi

Icona dei commenti Commenti

Dalla speranza di Salvini che “non ci siano più invii di armi”, anche se è il segretario della Lega a chiarire che il suo partito non chiederà di votare su nuovi armamenti all’Ucraina, al sì convinto di PD, Italia Viva e Fratelli d’Italia a favore di nuove armi per l’esercito di Zelensky. L’informativa di Mario Draghi, in programma alla Camera e al Senato per il prossimo giovedì, non prevede alcun voto, ma solo una discussione parlamentare.

L’invio di aiuti, anche militari, è previsto fino a fine anno, dal decreto votato quasi all’unanimità dal Parlamento a fine marzo scorso. Tutti i partiti si dicono preoccupati per un’escalation che potrebbe diventare anche nucleare. “Escalation da evitare”, dicono i parlamentari dei diversi schieramenti sentiti dal Fatto.it. Ma è sull’invio di armi all’Ucraina che invece i contrari sono in minoranza, e a parte il M5S, appartengono alle formazioni minori.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione