“Dovremo prendere degli stranieri altrimenti avremo problemi di personale per la stagione estiva“. Parola del ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Lega) che parlando con Repubblica a margine di un evento è tornato sul tema della presunta carenza di lavoratori nel comparto e ha proposto anche una soluzione: prorogare ulteriormente il termine per presentare le domande per il decreto Flussi, aumentando così gli ingressi di cittadini provenienti da Paesi extra Ue. Un’affermazione che nella tarda mattinata l’esponente del Carroccio è sembrato poi rettificare, facendo sapere che “è del tutto evidente che l’attenzione del governo è interamente rivolta ai lavoratori italiani” e “gli elementi distorsivi del mercato del lavoro per gli italiani, come il reddito di cittadinanza e non solo”, vanno “superati”.

Il ragionamento fatto con Repubblica, però, era che a fronte dei “primi dati” sulla stagione estiva che “sono assolutamente positivi tanto che noi ci siamo dati un obiettivo ambizioso, quello di recuperare i livelli del 2019 già da quest’anno”, le strutture hanno carenza di personale. “Se mancano 300mila, 350mila lavoratori, e hai tanti disoccupati c’è qualcosa che non funziona”. Colpa del reddito di cittadinanza, a cui in aprile il ministro ha dato la colpa di aver “tolto dal mercato gli stagionali” anche se nessun dato supporta questa tesi?. “Non sto parlando solo del reddito di cittadinanza”, è la versione odierna, “ma dell’insieme delle regole che vanno valutate”. Dalle modalità per far incontrare domanda e offerta alla normativa sugli ingressi di lavoratori stranieri: “La proroga” del decreto flussi “potrebbe non essere sufficiente”, si legge nel colloquio con il quotidiano romano, e va aumentato il contingente ammesso anche se questo dovesse significare fare ricorso a un nuovo decreto flussi.

L’altra proposta, in linea con il leader Matteo Salvini, è quella di reintrodurre i famigerati voucher per il lavoro occasionale aboliti nel 2017. Garavaglia tra il resto ha citato poi la possibilità di utilizzare maggiormente il Fondo Nuove Competenze creato dal governo Conte 2, che “ha risorse importanti nell’ordine di centinaia di migliaia di euro che a mio avviso dovrebbero essere dedicate specificamente al turismo, per formare velocemente le figure che mancano”.

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