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Ultimo aggiornamento: 11:13 del 8 Maggio 2022

La festa della Mayor Von Frinzius che da 25 anni porta sul palco attori con disabilità: “È così che il teatro diventa strumento di democrazia”

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“Il teatro è uno strumento di espressività democratica. Ma dove nasce questa democrazia? Quando lo spettatore non si accorge più delle differenze tra gli attori, ma vede sul palco soltanto esseri umani”. Da venticinque anni la compagnia livornese Mayor Von Frinzius porta sul palcoscenico questa idea di teatro. Ottanta attori e attrici che ogni anno mettono in scena spettacoli portandoli in tutta Italia. “La metà degli artisti è considerata disabile” racconta il regista Lamberto Giannini che dirige la compagnia insieme a Rachele Casali e Silvia Angiolini. “Siamo partiti nel 1997 perché il teatro stava prendendo una piega troppo perbenista – ricorda Giannini – mentre noi ci siamo lasciati ispirare dalle idee di Pasolini e abbiamo voluto rivolgerci a quella che era definita come la marginalità sociale”. Non con un obiettivo pietistico ma “per valorizzare un mondo che ha una verità in sé e che è uno schiaffo continuo. E quando arriva fa riflettere e fa emozionare”. Ed è quello che accade assistendo allo spettacolo Up and Down realizzato insieme a Paolo Ruffini. Un varietà di due ore che negli scorsi giorni è andato in scena al teatro Manzoni di Milano.

Sul palco gli attori e le attrici si alternano in parodie, sketch comici, coreografie e monologhi. “Quando sono in scena e vedo il pubblico sento il cuore battere – racconta uno degli attori, Federico Parlanti – il teatro per me è come una casa, una famiglia, è qualcosa che ho voluto e mi sono conquistato”. Accanto a lui c’è l’attrice Giuditta Novelli: “In questa compagnia non ci sono distinzioni. C’è chi è down, chi è ossessivo compulsivo, chi è egocentrico, chi parla a vanvera ma tutti abbiamo lo stesso obiettivo: mettere in scena lo spettacolo”. Nel corso degli anni la compagnia ha ricevuto riconoscimenti e premi per il lavoro artistico svolto. “Troppo spesso siamo abituati a pensare a quello che queste persone non sanno fare – conclude Giannini – mentre dovremmo cercare la potenza che possono esprimere quando sono valorizzate”. Una forza che la compagnia teatrale porterà in scena il 19 maggio al teatro Goldoni di Livorno nel nuovo spettacolo Sonnambuli.

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