“Credo che Salvini sia animato da sincere intenzioni e aneliti pacifisti, non mi risulta che sia in programma un viaggio di questo tipo a Mosca. Credo che le relazioni diplomatiche internazionali in una situazione come questa richiedano grande prudenza, soprattutto debbano essere coordinate con il governo che la Lega sostiene. Io penso che si chiarirà questa dichiarazione di Salvini, mi sembra da valutare con grande prudenza”. Sono le parole di Giancarlo Giorgetti, ieri, in conferenza stampa, dopo che Matteo Salvini si era detto pronto ad andare nella capitale russa per incontrare Vladimir Putin in una sorta missione di pace. Su alcuni organi di stampa, peraltro, era stata pubblicata la notizia secondo cui il leader della Lega avrebbe chiesto il visto alle autorità russe. Stamattina, tuttavia, è arrivata la precisazione dell’ex ministro dell’Interno: “Nessun visto richiesto o missione organizzata. L’obiettivo di arrivare alla pace a qualunque costo, e incontrando tutti come ribadito oggi dal Santo Padre, rimane per me (e per il 74% degli Italiani dati Ipsos) una priorità. Un rinnovato accordo fra Russia, Ucraina, Europa e Stati Uniti deve essere il traguardo di tutti”.

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