Attualità

Red Canzian: “Un batterio è entrato da chissà dove nel mio corpo: vedevo i fiori alle pareti, sono caduto… Ho rischiato la morte per un’infezione”

L'ex bassista dei Pooh ha raccontato a Silvia Toffanin, nel salotto di Verissimo, il suo calvario: "Hanno dovuto aprirmi e lavare tutto"

di F. Q.

Un’infezione che ha rischiato di causare una setticemia. Red Canzian ha raccontato a Silvia Toffanin, nel salotto di Verissimo, il momento di paura: “Il 2 gennaio durante la notte sono stato male, il giorno dopo sono caduto. Pensavamo fosse Covid, ma i tamponi erano tutti negativi. Ero cosciente ma sparlavo. Non mi sono mai drogato, ma credo possa essere simile: vedevo fiori alle pareti. Mia moglie mi ha fatto ricoverare giustamente. E lì è iniziato un calvario durato due mesi. Credo al pensiero positivo e credo che l’amore della gente che ha pregato per me, le preghiere sono dei mantra che gira nell’aria ed è arrivato tutto. Mi dispiace solo che faccio spaventare la mia famiglia”. Dopo il ricovero al Ca’ Foncello di Treviso niente è stato semplice: “Per i primi quindici giorni non si capiva cosa fosse. Ho rischiato di morire, stavolta sì. Ma penso che ci sono talmente tante cose belle da fare che non abbiamo tempo per morire, almeno per ora”, ha aggiunto l’ex bassista dei Pooh. Che ha poi precisato la causa dell’improvvisa malattia: “Un batterio entrato chissà da dove nel mio corpo: hanno dovuto aprirmi e lavare tutto. Il destino la vita certe prove le dà, le richiede, a chi può superarle. C’era una crudeltà in tutto questo, perché io ho lavorato tre anni al progetto di Casanova e il giorno che sono iniziate le prove genereli mi sono ammalato: mi sembrava un dispetto. Mia moglie Bea ha seguito lo spettacolo e suo marito. Era molto preoccupata perché pensava di perdermi”.

Red Canzian: “Un batterio è entrato da chissà dove nel mio corpo: vedevo i fiori alle pareti, sono caduto… Ho rischiato la morte per un’infezione”
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.