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Suicidio Teodosio Losito, il pm fa ricorso in Cassazione dopo le dichiarazioni di Ursula Andress: “I documenti della difesa sono falsi”

Non arriva a una soluzione il caso del suicidio di Teodosio Losito, produttore della Ares. Dopo le testimonianze in difesa dell'ex compagno Alberto Tarallo, il pm fa ricorso: "Giudizio generico e precipitoso"

di F. Q.

Dopo il colpo di scena di Ursula Andress, scesa in campo in difesa del produttore Alberto Tarallo, ci sono altre novità nell’ambito dell’inchiesta sul suicidio di Teodosio Losito. Dal dicembre 2021 Tarallo, storico compagno della vittima, è accusato di falso e istigazione al suicidio. Contro di lui le tante testimonianze di Gabriel Garko, Adua Del Vesco, Eva Grimaldi, Massimiliano Morra e Maria Caldarazzo, esperta di grafia, convinta che il testamento trovato da Tarallo non sia stato veramente scritto da Losito. Da qui il sequestro di beni ottenuto dal pm, interrotto, però, dal Riesame, dove i magistrati hanno creduto alle testimonianze a favore di Tarallo da parte dell’ex Bond girl Ursula Andress, della sua assistente e della commercialista di Losito. A essere convincente è stato il testamento del 2007 da loro indicato, insieme ad altre lettere, in cui Losito già anticipava la volontà di lasciare i suoi beni al produttore.

Il pm Carlo Villani, però, non ci sta e fa ricorso per Cassazione: “Conquistati da testimonianze che abbondano nei dettagli (benché i fatti risalgano a 15 anni fa) i giudici del Tribunale dei Riesame avrebbero trascurato i propri compiti in favore di un giudizio tanto generico quanto precipitoso sulla figura del produttore della ex Ares, Alberto Tarallo, scagionandolo a monte dai fatti sui quali sono in corso approfondimenti investigativi”. Il pm, insomma, ritiene ambigue le testimonianze della difesa, ricche di particolari, sebbene i fatti risalgano a tanti fa. E ancora: “Il convincimento del Tribunale, erroneo in fatto perché si basa sulla cosiddetta controperizia prodotta dalla difesa la quale è stata eseguita non sull’originale degli atti che si assumono falsi ma sulla base delle fotocopie dell’elaborato del Ctu (consulente tecnico, ndr) del pm. Orbene tale semplice presupposto è indicativo di un lavoro non attendibile atteso che la procedura dall’indagine tecnico grafologica impone lo studio sugli originali”. Il pm rimane fermo nella sua convinzione: il testamento e le lettere portate dalla difesa sono false.

Suicidio Teodosio Losito, il pm fa ricorso in Cassazione dopo le dichiarazioni di Ursula Andress: “I documenti della difesa sono falsi”

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