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Matematico ucraino suicida in Russia: era stato arrestato due volte mentre fuggiva. “Sono ferito da ogni proiettile che cade a Kiev”

L'associazione Ukrainian Mathematicians racconta che Olmezov era stato già detenuto per 15 giorni a partire dallo scorso 26 febbraio: era la seconda volta che tentava di lasciare il Paese. Ha provato a partire di nuovo perché era stato invitato in Austria per continuare gli studi: aveva comprato un biglietto aereo per la Turchia, ma è stato fermato
Matematico ucraino suicida in Russia: era stato arrestato due volte mentre fuggiva. “Sono ferito da ogni proiettile che cade a Kiev”
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Konstantin Olmezov, giovane matematico ucraino nato nel ’95, si è tolto la vita in Russia dopo essere stato arrestato dalle autorità di Mosca mentre stava cercando di lasciare il Paese. Lo ha annunciato su Twitter l’associazione Ukrainian Mathematicians. Olmezon aveva studiato all’Università Nazionale di Donetsk, ma poi a causa della guerra era stato costretto a lasciare la città e si era trasferito in Russia, dove iniziò a frequentare il MIPT – Moscow Institute of Physics and Technology. Aveva protestato contro la guerra in Ucraina, racconta l’associazione, ed era stato già detenuto per 15 giorni a partire dallo scorso 26 febbraio perché aveva tentato di fuggire dalla Russia. Ha provato a partire di nuovo dopo essere stato invitato in Austria per continuare gli studi. Aveva comprato un biglietto aereo per la Turchia, ma non è riuscito a scappare nemmeno la seconda volta. Nel ricordarlo, l’associazione ricorda che Olmezov era “innamorato della combinatoria additiva”, una branca della matematica, “ed era anche un poeta”.

Nei commenti al tweet di cordoglio, Ukrainian Mathematicians ha riportato il messaggio di addio lasciato dal giovane matematico: “Ciò che è iniziato il 24 febbraio ha cambiato per me alcune posizioni esistenziali”, scrive. “Sono venuto in Russia nel 2018 per fare scienze. Mi vergogno un po’ di fronte ai miei amici ucraini. Sono ferito da ogni proiettile che cade sulle strade di Kiev. Leggendo i rapporti, immagino queste strade sotto i bombardamenti. Dal primo giorno ad oggi sono stato con voi con tutto il cuore, anche se è chiaro che non ho salvato nessuno… Gli ufficiali dell’FSB che mi hanno arrestato mi hanno parlato come a un traditore, ma la mattina del 24 febbraio mi sono sentito tradito“.

L’agenzia di stampa nazionale ucraina Ukrinform riporta le parole dell’avvocato russo del giovane matematico, Dmitry Zakhvatov: “Ho ricevuto un rapporto in cui si dice che questa mattina (20 marzo ndr), si è suicidato, lasciando un biglietto di addio, dove ha scritto che si è ucciso perché non poteva sopportare gli orrori di quello che sta succedendo. Un matematico talentuoso e promettente. Per lui la mancanza di libertà era peggio della morte”. Per l’avvocato Zakhvatov, citato dall’agenzia stampa Unian, era stato creato un protocollo amministrativo contro il matematico: a causa di questo Olmezov sarebbe stato trattenuto in arresto per 15 giorni.

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