Mi spiace dirlo e non avrei voluto che succedesse con bombe, invasioni e aggressioni militari, ma la storia europea cambia adesso e come Europa e Italia dobbiamo essere all’altezza. Per questo motivo, dal mio piccolo, ringrazio tutte le forze politiche che oggi voteranno per la mozione per aiutare l’Ucraina“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dal sottosegretario agli Affari Europei, Enzo Amendola, che ribadisce la perfetta sintonia della posizione italiana con quella della commissione Ue sull’ingresso dell’Ucraina in Europa.

Amendola puntualizza: “Ora la priorità è difendere l’Ucraina dall’invasione e dall’aggressione russa. Anche stanotte ci sono state scene drammatiche con bombardamenti sulle città e colonne di tank che invadono la capitale. Poi verrà il tempo di discutere come questo rapporto di associazione dell’Ucraina alla Ue maturerà, ma – spiega – come ha detto il commissario Borrell, adesso la priorità è un’altra. Stiamo facendo sforzi importantissimi: massima pressione finanziaria ed economica sulla Russia, tre pacchetti di sanzioni, cooperazione militare che è la grande novità della politica comune di sicurezza europea, un grande lavoro sull’energia”.

Riguardo all’invio di armi all’Ucraina, l’ex ministro del Governo Conte Due sottolinea: “Siamo nel pieno della legalità internazionale. C’è l’articolo 51 delle Nazioni Unite, che sancisce il diritto di autodifesa di un popolo che è stato aggredito. Nessuno vuole scatenare una guerra, ma siamo dinanzi a una guerra scatenata da un invasore. Quindi, come è avvenuto nel passato in modo bilaterale per molti Paesi, adesso – continua – lo facciamo come Europa: dare tutti gli apparati di difesa all’Ucraina per reggere questa sfida. Quando vedo le bombe a grappolo su Kharkiv o colonne di tank che avanzano verso Kiev, penso che non possiamo voltarci dall’altra parte rispetto alle richieste di Zelensky. Se poi qualcuno pensa che siamo immuni da questa sfida, credo che faccia un grosso errore”.

Amendola, infine, stigmatizza chi accusa la Nato di voler allargarsi verso l’Europa orientale, donde la reazione di Putin: “Sono tutte ricostruzioni storiche fasulle, roba che non sta né in cielo, né in terra. Il nostro problema principale ora è difendere i civili ucraini che sono bombardati senza pietà anche dentro le città. L’obiettivo oramai chiaro di Putin, anche sentendo le sue dichiarazioni un po’ farneticanti, è quello di far cadere un governo democraticamente eletto e di cambiare la mappa politica dell’Est Europa. È evidente che sia una sfida all’architettura di sicurezza e di pace che abbiamo in Europa. E quindi gli effetti possono essere ben più gravi – conclude – La ricostruzione russa è assolutamente fasulla: parliamo del presidente Putin che tra il 2000 e il 2008 faceva parte del Consiglio Nato Russia e durante quel periodo molti Paesi sono entrati non solo in Ue, ma anche nella Nato. Non stiamo parlando di un ‘accerchiamento’, ma di una visione nazionalista e revanscista che è maturata negli ultimi anni e che vuole ricostruire le sfere d’influenza. La verità è che negli ultimi anni è maturata nella presidenza russa una idea di costruirsi come attore globale che utilizza le armi, una delle cose più vecchie e più spregevoli“.

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