Dall'”assalto alla diligenza” al “cibo per i maiali”. È questa l’idea che il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci si sono fatti della gestione del porto. Immagini che emergono da un dialogo intercettato alla fine del 2021: è il 17 dicembre e sono passate appena 24 ore dalla sua visita a casa dell’imprenditore Aldo Spinelli, quando il governarore Giovanni Toti alza il telefono per chiamare Paolo Emilio Signorini, il presidente dell’Autorità portuale, per aggiornarlo sull’incontro in questione. Spinelli gli ha chiesto di sbloccare la questione dei diecimila metri quadri dell’area Enel e ha aggiunto un ulteriore richiesta, quella di procedere con il tombamento di Calata Concenter. Il punto, però, è che secondo Toti la questione ricade sulla competenza del sindaco di Genova, Marco Bucci, che riveste il ruolo di Commissario straordinario. Il gip annota che “ancora una volta, quindi, nel corso dell’incontro del 16/12/21 presso l’abitazione dell’imprenditore (…) Spinelli aveva elencato nuove pratiche di suo interesse (…) chiedendo un diretto intervento al governatore (…) ripercorrendo lo stesso schema già visto nell’occasione dell’incontro sullo yacht del 1° settembre 2021”. Cinque giorni dopo Toti viene contattato da Bucci (non indagato, ndr). E si tratta di un’intercettazione molto interessante.

I due parlano dell’argomento Spinelli – “vuole che gli tombiamo quel cazzo dì Concenter” dice Toti – ma “commentano anche la situazione politica intorno al porto e ai finanziamenti legati a esso”. Toti, spiega che l’argomento, più che politico, è un tema economico. E dice: “Fanno tutti l’assalto alla diligenza”. Poi aggiunge la sua interpretazione del pensiero degli operatori portuali: “Aponte si prende il suo, quell’altro si prende il suo, Spinelli si prende il suo… cioè a noi? Non ci danno un cazzo?”. Il sindaco concorda e mette sul tavolo la sua metafora: paragona la situazione ai maiali a cui dava da mangiare da piccolo. Il governatore continua il ragionamento spiegando che conta di ottenere nuovi finanziamenti da parte dei grandi imprenditori portuali, incluso lo stesso Spinelli, che a breve dovrebbe essere particolarmente contento perché, attraverso Signorini, nel’interpretazione data dagli inquirenti, dovrebbe ricevere l’agognata concessione trentennale per il Terminal Rinfuse. “Va beh con l’anno nuovo bisogna fare il giro di tutti i grandi del porto“, dice Toti, pensando alle Comunali di Genova in programma a giugno 2022. Il gip conclude: “Ancora una volta emergeva quindi il rapporto di corrispettività tra la “soddisfazione” di Spinelli per l’attività amministrativa richiesta (rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse) dal privato ed ottenuta anche grazie all’intervento di Toti o a quella richiesta ed in via di positiva definizione (tombamento di Calata Concenter) e la richiesta di finanziamento per svolgere attività politica”.

Nei prossimi giorni la Procura di Genova potrebbe valutare di sentire Bucci come persona informata sui fatti. Mercoledì il sindaco ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui ha rivendicato la metafora usata per riferirsi a Spinelli e Aponte: “Ha mai provato a dar da mangiare ai maiali? Si danno tutti addosso”, dice al cronista. “Quindi sì, l’assalto alla diligenza c’è, e credo sia normale e giusto che ci sia la corsa agli spazi”. Ma ha assicurato: “In sette anni non ho mai preso un euro. E per quel che ho letto nessuno accusa Bucci di aver mai preso qualcosa, o aver favorito qualcuno”. E a proposito degli spot elettorali pagati da Esselunga per le Comunali del 2022 precisa: “Si parlava di finanziamenti non relativi a me o alla mia lista, ma a quella di Toti (“Toti per Bucci”, ndr). Scrivere il contrario, come ha fatto qualcuno sui giornali, è un errore enorme”.

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