La bufera mediatica sulla villa che ho acquistato? L’ho comprata perché ho lavorato. Tra l’altro, ho da anni una casa a Londra in uno dei quartieri più cari del mondo, Chelsea, quindi non è che dovevo aspettare il covid per avere successo professionale ed economico. Questa polemica mi ha ferito e mi ha fatto un po’ dispiacere, perché io non ho mai preso un centesimo di euro per il covid“. Così, a “Otto e mezzo” (La7), il virologo Andrea Crisanti si pronuncia sulle polemiche relative al suo acquisto (con mutuo) di una villa antica del ‘600 sui Colli Berici, in provincia di Vicenza.

Crisanti aggiunge: “Quello che è successo è davvero il sintomo di un grande malessere sociale, che poi nutre il populismo, perché se le persone pensano che il successo professionale e quello economico non possano derivare dal lavoro, evidentemente sono persone che non hanno speranza e che non riescono a capire che con l’impegno e con la volontà si riesca a ottenere quel successo. Credo che, in parte, questo sia dovuto alla mancanza di un ascensore sociale, per cui, appunto, queste persone si sentono senza speranza“.

E chiosa: “Acquistare una casa storica fa effetto, ma vi garantisco che è un atto d’amore nei confronti dell’Italia, come è stato un atto d’amore il mio ritorno dall’estero, perché una casa vincolata è un onere. Se avessi voluto fare speculazione, avrei comprato la casa a Forte dei Marmi“.

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