Il prezzo era “molto più basso” di due milioni di euro e “il Covid non c’entra nulla”. Il professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, smentisce molte delle notizie circolate dopo che ha comprato una villa del ‘600 sui Colli Berici, in provincia di Vicenza. La residenza si chiama Villa Priuli Custoza, è una dimora attribuita a Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio, e ha un giardino da 1,2 ettari. Ma, ci tiene a precisare Crisanti intervistato dal Corriere della Sera, ” non è vero che l’ho pagata quasi due milioni di euro”. Inoltre, “per acquistare l’immobile ho utilizzato le risorse mie e quelle di mia moglie accumulate in una vita“. Insomma, la pandemia non c’entra nulla.

Anzi, il microbiologo racconta che il progetto di acquistare una villa in Veneto risale a ben prima dell’arrivo del Covid: “Nel momento in cui mi sono trasferito abbiamo iniziato a cercare delle proprietà. E’ solo la conclusione di un processo iniziato più di tre anni fa“. Quindi, “il Covid con l’acquisto della villa non c’entra nulla“. Crisanti ricorda: “A Londra per 25 anni ho avuto una posizione apicale” e anche la moglie è stata “a capo di un dipartimento in un ospedale”. “Siamo solo due professionisti che a fine carriera hanno deciso di fare un investimento. Di sicuro non avrei potuto racimolare in questi due anni i soldi necessari”, spiega il professore.

Soldi che comunque, assicura sempre Crisanti, sono molti meno di due milioni, come scritto invece da altre testate. “Non mi è piaciuta la questione dei due milioni. Il prezzo era molto più basso. Abbiamo acceso un mutuo, è stato come acquistare una casa medio-grande in centro a Padova”. Ora, una volta ultimati i lavori, “il sogno è quello di trascorrerci un periodo della mia vita”, spiega Crisanti. Che poi conferma anche la volontà di mettere il giardino a disposizione degli studenti: “È gigantesco, mi sembra un peccato che ci siano degli istituti che non hanno un po’ di verde. Nella zona ci sono pochi poli di aggregazione, gli studenti saranno i benvenuti”.

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