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Sanremo 2022, fiori anche agli uomini alla quarta serata: ecco come si è ribaltata la prassi dell’Ariston

A fare da apripista al nuovo corso già nel 2021 la cantante Francesca Michielin. In gara con Fedez, al termine del brano aveva donato al partner il suo bouquet

di Simona Griggio

Al Royal Ballet di Londra, sul palco del Covent Garden, nessun primo ballerino può ricevere un mazzo di fiori se la prima ballerina non ne ha ancora ricevuto uno. Sono le regole della galanteria. Ma qualcosa sta cambiando. Soprattutto all’Ariston di Sanremo. A fare da apripista al nuovo corso già nel 2021 la cantante Francesca Michielin. In gara con Fedez, al termine del brano aveva donato al partner il suo bouquet. E così Victoria, la bassista dei Måneskin. Li aveva regalati a Manuel Agnelli. Che si era addirittura inginocchiato suscitando l’ovazione della platea. Ma a sdoganare la tradizione del dono floreale ai maschi è stato Fiorello:Fiori a tutti, uomini e donne”. A riceverli in quell’occasione sul palco dell’Ariston, il fuoriclasse Sinisa Mihajlovic.

Ovvio, allora, pensare che la nuova consuetudine fosse diventata la regola. Che sin dall’inizio, l’edizione 2022 avrebbe omaggiato, nella città dei fiori, con i fiori, tutti gli artisti. Invece no. Nelle prime tre sere del Festival tutto è andato in scena come sempre: bouquet solo alle donne. Tranne ai Måneskin, ospiti dalla serata inaugurale. Ci ha dovuto pensare ancora la cantante Francesca Michielin, in coppia con Emma, a invertire la tendenza. Li ha donati a un musicista dell’orchestra.

Lezione imparata da Amadeus? Sembra di sì. Perché alla quarta sera, l’omaggio floreale è andato a tutti. Senza distinzione di genere. Molto più semplice, molto più inclusivo, molto più di classe. E poi come si fa a capire qual è l’identità sentita ed espressa da un artista? Al grande Lindsay Kemp, a cui si è certo ispirato Alessandro Michele di Gucci per la partecipazione sanremese di Achille Lauro due anni fa, Kate Bush, nella sua ultima apparizione in Inghilterra, ha fatto trovare una cesta enorme di fiori dai colori sgargianti.

Mick Jagger, tempo addietro, un mazzo di lilium bianchi. Regalare dei fiori a un uomo non è poi così inusuale. Sul sito di Euroflora si legge: “per un uomo è consigliabile scegliere dei fiori non troppo fragili, dai colori accesi e con una corolla dal disegno deciso”. Lo abbiamo già visto a Tokio, ai giochi olimpici e paralimpici 2020. Il giallo dei girasoli si accendeva in contrasto con il viola delle genziane. I bouquet donati a tutti però erano stati coltivati nelle aeree devastate da disastri ambientali del nord-est del Giappone. Avevano un valore simbolico. Per tornare alla Royal Opera House di Londra, esiste addirittura un fondo d’emergenza bouquet. Nel caso sia il principe a ricevere dei fiori sul palco prima della principessa: lui li dona a lei. Ma poi li riceve anche lui.

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