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Sanremo 2022, Noemi in diretta con Claudia Rossi e Andrea Conti: “Mi spiace quando trattano le donne come fossero dei panda da proteggere”

Ospite al talk Programma Speciale Sanremo Noemi si racconta durante la prima puntata dello Speciale, opinionisti con noi Sebastiano Pucciarelli, conduttore di TvTalk, e Marta Cagnola, giornalista e speaker di Radio24

di F. Q.

Noemi è stata ospite del talk Programma Speciale Sanremo, condotto da Claudia Rossi e Andrea Conti. L’artista è in gara al 72esimo Festival di Sanremo con “Ti amo non lo so dire”, un brano autobiografico che affronta un dolore personale e racconta il coraggio di superare la paura di prendere una posizione, di scoprire il fianco esprimendo i propri sentimenti, del cambiamento e delle sue conseguenze.

“Ti amo non lo so dire”, tu riesci a dirlo?
Non sempre. Dirsi ti amo e dire ti amo gli altri è una cosa bellissima quando diciamo ‘ti amo’, siamo senza armatura e siamo completamente noi stessi. Di questo parla la canzone di quanto sia complicato affidarsi all’altro. Mi piace quando canto che le parole sono dei proiettili e di come con alcune persone sia difficile parlare ed essere completamente noi stessi.

Soprattutto in mezzo ad una pandemia è difficile relazionarsi?
C’è molta solitudine ed è complesso riuscire ad arrivare agli altri. Trovo sia molto difficile trovare le giuste parole per risolvere un problema. Si spera sempre in un miracolo.

Sei al settimo Sanremo. Qual è quello che ricordi con più affetto?
Quello del 2012 di “Sono solo parole” il podio femminile a me è piaciuto un sacco. Quel podio di queste tre ragazze, con Emma e Arisa, me la ricordo davvero con affetto.

A proposito di donne porti per le cover “A Natural Woman” di Aretha Franklin. Come mai questa scelta?
Per me è una scommessa è un brano che mi ha dato tanto. Con questa canzone la Franklin ha portato un grande messaggio, essere una diva non vuol dire solo cantare ma fare soprattutto fare qualcosa per la comunità che rappresenti: le lotte e le conquiste per le donne del colore. Voglio cantare per tutte le donne e voglio sottolinearlo in questo periodo storico critico.

In Italia le donne devono ancora lottare?
Un pochino sì, devono lottare. Però credo che si sia fatto tanto e tanto c’è da fare. Un po’ di spiace quando parlano delle donne come fossimo dei panda da proteggere. In realtà siamo delle ragazzone, donne forti. Sono le idee e le qualità che ci fanno arrivare agli obiettivi. A volte però non cogliamo l’occasione per migliorarci e andare avanti nel modo giusto, su questo credo che dobbiamo anche migliorare.

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