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Sondaggi, ecco a chi toglierebbe voti una lista no vax: quasi tre punti in meno per Fratelli d’Italia, 2,6 per la Lega e 0,8 per i 5 Stelle

Secondo l'ultima rilevazione di Ixè, condotta nei giorni dell'elezione del capo dello Stato, il Pd perde un punto ma rimane la prima forza politica del Paese col 21,2%. Fratelli d'Italia sale al 18,5% e scavalca la Lega (17,2%). Dal grafico che descrive i trend di lungo periodo risulta evidente il crollo del Carroccio, che dalle Europee del 2019 ha lasciato per strada metà del consenso (era al 34,3%), mentre nello stesso periodo il partito di Giorgia Meloni ha triplicato il proprio valore
Sondaggi, ecco a chi toglierebbe voti una lista no vax: quasi tre punti in meno per Fratelli d’Italia, 2,6 per la Lega e 0,8 per i 5 Stelle
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Il Partito democratico perde un punto ma rimane la prima forza politica del Paese col 21,2%. Almeno secondo l’ultima rilevazione di Ixè, che si riferisce al periodo compreso tra il 28 e 31 gennaio, quindi durante i giorni decisivi che hanno portato alla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale. L’ultimo sondaggio dello stesso istituto risale al 31 dicembre, dunque le variazioni sono relative all’ultimo mese. Trenta giorni in cui Fratelli d’Italia è passato dal 17,4 al 18,5%, sorpassando la Lega che è invece sprofondata al 17,2%, due punti in meno rispetto a un mese fa. Perdono un un punto i 5 stelle, che oggi vengono “pesati” nel 15,1%, mentre Forza Italia vale l’8,6%. Azione, invece, è indicata al 3,3% mentre Articolo 1 e Sinistra italiana entrambi sui due punti percentuali. Idem Italia viva e +Europa, poco sopra il 2, con gli indecisi e gli astenuti al 41,2%. L’istituto di ricerca ha sondato anche i valori dei partiti nell’ipotesi in cui si presentasse una lista di ispirazione no vax: a risentirne di più sarebbe Fratelli d’Italia, che perderebbe quasi tre punti (2,9), mentre la Lega ne lascerebbe per strada 2,6 e il M5S 0,8. Il partito antivaccinista rosichierebbe infine 2,7 punti alla massa degli indecisi/astenuti (che calerebbe al 38,5% del totale).

Osservando il grafico che descrive i trend di lungo periodo, risulta evidente il crollo della Lega, che dalle Europee del 2019 ha lasciato per strada metà del consenso (era al 34,3%). La discesa nel corso dell’ultimo anno e mezzo è stata costante, fatta eccezione per una lieve ripresa nei primi mesi del 2021. Molto più stabile la curva del Pd, che da maggio 2019 non ha subito oscillazioni più ampie di tre punti (il valore più alto resta il 22,7% delle Europee, quello più basso il 19% di aprile 2021). Il Movimento 5 Stelle tocca il proprio record negativo con il 15,1% dell’ultima rilevazione, quasi sette punti in meno del 21,9% di cui era accreditato a settembre 2019, in contemporanea con la nascita del governo Conte II. La crescita più evidente, invece, è quella di Fratelli d’Italia: in diciotto mesi il partito di Giorgia Meloni ha triplicato i consensi (dal 6,5% delle Europee 2019 al 18,9% di oggi).

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