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Genova, presa a calci e pugni per aver chiesto a due ragazzi di indossare la mascherina sul treno: assessora in ospedale

Sul regionale diretto a Genova due ragazzi di circa 18 anni erano senza protezioni. Secondo l'Ansa uno ha accettato di indossare quella che l'assessore Giovanna Damonte gli ha dato, l'altra invece prima ha offeso la donna e poi l'ha aggredita. La polizia ferroviaria indaga per risalire all'identità dei due giovani
Genova, presa a calci e pugni per aver chiesto a due ragazzi di indossare la mascherina sul treno: assessora in ospedale
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Aggredita da una ragazza su un treno regionale dopo aver chiesto a lei e a un amico- entrambi di circa 18 anni – di indossare la mascherina. Protagonista di questa disavventura è stata Giovanna Damonte, assessore all’Ambiente e Pubblica Istruzione del comune di Arenzano, nel Genovese, che ha dovuto ricorrere addirittura ad accertamenti in ospedale, mentre la polizia ferroviaria sta indagando sull’identità dei due. Secondo l’Ansa, il ragazzo ha dichiarato di non avere alcuna protezione, poi ha accettato la mascherina che gli ha dato l’assessore. La sua amica, invece, ha prima offeso la donna e poi l’ha colpita con schiaffi e pugni. L’agenzia riporta che infine la ragazza è salita su un seggiolino e ha terminato il pestaggio con alcuni calci in testa, dopodiché Damonte si è accasciata.

“Calci e schiaffi, su un treno, solo per aver chiesto a una ragazzina di indossare la mascherina, come prevede la legge. Un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente”, ha scritto in un post su Facebook il governatore ligure Giovanni Toti, mentre la presidente della Commissione trasporti della Camera dei deputati, Raffaella Paita del Partito Democratico, ha definito l’episodio “gravissimo e inaccettabile”. “La violenza e imbarbarimento che caratterizza ormai i vari fenomeni di opposizione provocati dall’applicazione delle norme contro il Covid lasciano sgomenti. Si tratta di una deriva che deve essere arrestata al più presto, facendo rispettare con rigore le regole e individuando i responsabili. Intanto, tutta la nostra solidarietà a Giovanna Damonte”, conclude.

La sottosegretaria al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la leghista Tiziana Nisni, ha ricordato che “indossare la mascherina è un gesto di rispetto verso il prossimo oltre che un presidio di sicurezza e di salute per limitare la diffusione dei contagi. Voglio quindi esprimere tutta la mia solidarietà all’assessore Damonte vittima di questa folle reazione solo per aver chiesto il rispetto delle regole e del buonsenso”.

(Foto di repertorio)

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