Crescono del 40% circa rispetto alla scorsa settimana le somministrazioni delle prime dosi di vaccino anti-Covid. Nella giornata di domenica sono state 28.385, sabato 28.018 e venerdì 25.607, a fronte di una media di poco più di 17mila al giorno la settimana precedente. Il dato si registra a pochi giorni dall’annuncio dell’introduzione del green pass rafforzato – legato esclusivamente a vaccino o guarigione – per accedere alle attività ricreative a patrire dal 6 dicembre, nonché in contemporanea all’allarme per la diffusione della variante Omicron. Proprio sul nuovo ceppo il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto a Mezz’ora in più che “servirà qualche settimana di approfondimenti valutando il caso in Sudafrica, da dove arrivano informazioni. È sbagliato anticipare le conclusioni, i vaccini funzionano benissimo”, ha rassicurato.

“Abbiamo deciso di aumentare le sequenze sui casi”, ha detto ancora il ministro, “per capire se c’è una presenza più significativa nel nostro Paese. È evidente che la variante è già entrata in tante comunità“. Ma, ricorda, “oggi siamo tutti più reattivi rispetto allo scorso anno. Esiste un meccanismo di allarme che prima non c’era e questo è un bene per l’Europa”. Anche il virologo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), predica calma: “Non ci sono ragioni scientifiche per questo allarme. Dal punto di vista virologico serve uno studio accurato per valutare gli effetti sui vaccinati da pochi giorni a due settimane. Per ora abbiamo il sospetto che sia più contagioso ma saranno gli esperimenti a dirci se è più virulento“, dice, anche lui ospite del programma di Lucia Annunziata su Rai 3.

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