Di Renzi e del suo grande ‘centro’ non me ne frega nulla. Io mi sono rotto. Questo Paese è ridotto a pezzi, ha il minor numero di laureati in Europa e stiamo a parlare di cosa dice Renzi alla Leopolda? Ma chi se ne frega. Oggi, tra l’altro, lui è a Dubai a fare una conferenza pagata. Lui non è mai all’ascolto perché non gliene può frega’ de meno di ascoltare. Del resto, siamo in un Paese che continua a dargli uno spazio mediatico spropositato. E lui va a guadagnarsi soldi in Arabia Saudita mentre è pagato dagli italiani”. È un fiume in piena il leader di Azione, Carlo Calenda, il quale, ospite de “L’aria che tira” (La7), sbotta con la conduttrice Myrta Merlino che gli chiede cosa pensa delle dichiarazioni di Matteo Renzi alla Leopolda.


Calenda ribadisce a più riprese il suo concetto (“Non me ne frega niente”) e spiega: “Non faccio politica in questo modo. Renzi dice ‘a’ e fa ‘b’, è uno che dice prima che non sta coi 5 Stelle e poi si allea con loro in 21 Comuni alle ultime amministrative. Il nostro è un Paese malato perché discute solo delle persone e a me delle persone non importa nulla. Renzi faccia quello che gli pare – continua – vada in Arabia Saudita e faccia il suo centro con Toti, Brugnaro, suo zio, suo cugino, suo papà. Noi di Azione facciamo un lavoro diverso. Questa visione vecchia della politica non ci appartiene ed è la ragione per cui la gente non va a votare. A me questa cosa fa orrore. Se avessi voluto fare dei calcoli politici, sarei rimasto nel Pd quando si sono alleati coi 5 Stelle e poi avrei fatto il ministro e il candidato sindaco di Roma per loro. Non voglio e non mi interessa fare politica in questo modo”.

E aggiunge: “Io non dico che non bisogna fare alleanze, anzi penso che sia necessaria un’alleanza tra tutti i partiti che sono europeisti, democratici e liberali. Ma io non ho nessuna intenzione di fare un partito con Renzi, che è un concetto diverso dall’alleanza, perché la rifondazione della politica non si fa mettendo insieme pezzettini che in Sicilia si alleano con Miccichè e Cuffaro e altrove coi 5 Stelle. Non me ne frega niente – ripete – Di Renzi non me ne frega niente. Questo centro, cioè un fritto misto che va una volta a destra e un’altra volta a sinistra a seconda del posto che gli danno, mi fa orrore. Lo dico da un anno e in tutte le trasmissioni tv mi chiedono di Renzi. Non farò politica con Renzi, perché questo modo di fare politica mi fa orrore. Sono stato chiaro? Devo mettere una bandiera? Ve lo scrivo qua?”.

Ancora più severa l’opinione del politico sulla Leopolda: “Ma chi se ne frega della Leopolda. È un gruppo di persone che si incontrano una volta all’anno e che se la suonano e se la cantano, dicendo che sono i più bravi, i più fighi, i più simpatici. Se quello là (Renzi, ndr) dice che i 5 Stelle fanno schifo, loro dicono che fanno schifo; se dice che il cielo è viola, quelli dicono la stessa cosa. È un gruppo di persone che parlano solo di quello che dice il loro leader. Ma chi se ne frega di quello che dice il loro leader. Parliamo di quello che va fatto per l’Italia”.

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