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Treviso, rapina nella villa del petroliere Giancarlo Miotto: presi in ostaggio moglie, figlia e due inservienti

Un commando di 4 persone armate ha fatto irruzione nell'abitazione e ha sequestrato i familiari dell'imprenditore, costringendolo ad aprire tutte le casseforti presenti nell'abitazione. Secondo i Carabinieri, che indagano sull'accaduto, sono stati portati via oggetti per decine di migliaia di euro
Treviso, rapina nella villa del petroliere Giancarlo Miotto: presi in ostaggio moglie, figlia e due inservienti
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Una nuova rapina, questa volta con sequestro di persona. Quattro malviventi armati hanno fatto irruzione nella villa del petroliere Giancarlo Miotto, a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, e hanno preso in ostaggio la figlia e la moglie, oltre a due persone che lavorano nella villa, fino a quando l’imprenditore sotto minaccia è stato costretto ad aprire tutte le casseforti della sua abitazione. I ladri sono fuggiti quindi con tutti gli oggetti di valore presenti nella casa per un valore, secondo una prima stima fatta dai carabinieri che indagano sull’accaduto, da decine di migliaia di euro.

Oltre ai gioielli e ad altri oggetti dal grande valore economico, i quattro hanno portato via anche capi d’abbigliamento d’alta moda. Non è ancora chiara l’identità dei malviventi, anche se secondo il racconto di Miotto, questi parlavano con un inconfondibile accento dell’est Europa.

Non è la prima volta che l’imprenditore è vittima di una rapina nella sua abitazione. Già nel 2015 tre persone con i passamontagna e armati di cacciavite avevano fatto irruzione nella villa forzando una portafinestra e sorprendendo nel sonno sia il maggiordomo che che il custode. Solo l’allarme, collegato con l’istituto di vigilanza privato e ai carabinieri e attivato in tempo dalla moglie, è riuscito a mettere in fuga i ladri e ad evitare un esito come quello avvenuto invece in questi giorni. In quell’occasione, i malviventi erano riusciti a prendere solo una molletta portasoldi contenente 2mila euro in contanti prima che scattasse l’allarme.

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