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Giampiero Galeazzi, morto a 75 anni il celebre telecronista Rai. Dal canottaggio alle interviste in campo: è stato la voce dello sport italiano

Romano, laureato in Economia, aveva iniziato la carriera lavorando per qualche mese nell'ufficio marketing e pubblicità della Fiat a Torino. È stato anche un atleta professionista nel canottaggio: memorabile la sua telecronaca della medaglia d'oro dei fratelli Abbagnale a Seoul 1982
Giampiero Galeazzi, morto a 75 anni il celebre telecronista Rai. Dal canottaggio alle interviste in campo: è stato la voce dello sport italiano
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La vittoria dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi coreane del 1988. Un anno prima, la festa scudetto del Napoli raccontata dal campo e dallo spogliatoio. È morto Giampiero Galeazzi e con lui se ne va la voce che ha portato le imprese sportive nelle case degli italiani. Celebre ex giornalista e telecronista sportivo Rai – conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone – aveva 75 anni ed era malato da tempo. “Ale Antonio, Ale Beniamo”, urlato a Rossi e Bonomi a Sydney 2000, oppure quel “Presidente, ma lei è il più scalmanato?” chiesto al patron del Napoli Ferlaino: le sue telecronache e le sue interviste sono diventate pagine iconiche della storia dello sport italiano.

A dare la notizia sui social sono stati vari colleghi, dal direttore del Tg5 Clemente Mimun a Massimo Caputi. Romano, laureato in Economia, aveva iniziato la carriera lavorando per qualche mese nell’ufficio marketing e pubblicità della Fiat a Torino. È stato anche un atleta professionista nel canottaggio, vincendo il campionato italiano nel singolo nel 1967 e nel doppio nel 1968, in coppia con Giuliano Spingardi.

Non ancora abbandonata la carriera sportiva, è assunto dalla Rai come giornalista sportivo per la radio e nel 1972 viene inviato alle Olimpiadi di Monaco di Baviera. Passa poi alla televisione, diventando il volto di trasmissioni sportive di successo come la Domenica Sportiva. Negli anni ottanta è inviato calcistico per gli incontri clou del campionato di serie A, diventando celebre per le sue interviste a caldo direttamente a bordo campo. In seguito gli vengono affidate le telecronache del tennis e soprattutto del canottaggio, il suo sport. In questa veste segue le principali competizioni, tra cui sei edizioni delle Olimpiadi fino ad Atene nel 2004. Memorabili le sue telecronache in occasione delle medaglie d’oro di Giuseppe e Carmine Abbagnale a Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000.

“È una notizia sconvolgente, mi lascia senza parole”, dice Giuseppe Abbagnale, presidente della Federcanottaggio e campione della disciplina. “Siamo stati con la figlia pochi giorni fa e avevamo parlato di lui, mi aveva lasciato molto felice il fatto che si stava riprendendo, invece arriva questa notizia. Se ne va la voce storica del canottaggio, nonchè un amico e un personaggio preparato e coinvolgente”. “Sono tanti i momenti che mi ricorderò per sempre, dai campionati vissuti insieme alle Olimpiadi di Barcellona, dove mi divertivo, estasiata, dei tuoi racconti e dei dietro le quinte dello sport. Avercene oggi di inviati come te! Rip Giampiero Galeazzi, lo sport in tv ti deve tantissimo”, twitta la conduttrice Simona Ventura.

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