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Miguel Bosé sul “mostro” che era suo padre: “Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto e lui disse ‘Che sarà gay!'”

Così nella biografia del cantante e attore appena uscita in Spagna, El hijo del Capitán Trueno

di F. Q.

“Il problema che aveva Miguelito era quello di sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra ed eclisse causavano”. “Miguelito” è Miguel Bosé e la frase la riporta l’agenzia di stampa Efe a proposito della biografia del cantante e attore appena uscita in Spagna, El hijo del Capitán Trueno. Traduzione: “Il figlio di Capitan Tuono”. L’infanzia e la gioventù di Miguel. Lui che in casa incontrava spesso Ernest Hemingway, Salvador Dalí e Pablo Picasso. Lui che aveva come padrino Luchino Visconti. Lui che oggi, a 65 anni, del padre, il torero Luis Miguel Dominguín scrive: “Mia madre (Lucia Bosé) gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto. ‘Che il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!‘ Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un ‘macho’, un cacciatore, un donnaiolo”. Bosé dice di aver perdonato. Lo scorso aprile ha raccontato il difficile momento che sta vivendo per via della separazione da Nacho Palau, il suo ex compagno con cui condivideva quattro figli nati da due madri surrogate. Forti anche le sue posizioni ‘negazioniste’ anche se, ha detto, di covid non vuole più parlare.

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