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“Facebook cambierà nome”, una mossa per aprirsi a nuove tecnologie e nascondere i problemi con gli organi regolatori: l’inchiesta

La decisione, scrive il sito The Verge, potrebbe essere ufficializzata già dalla prossima settimana e secondo una fonte ben informata nasce dall'idea di costruire un’immagine incentrata anche su altri prodotti come Instagram, WhatsApp e Oculus, replicando una mossa già fatta da Google nel 2015. Ma la mossa, aggiungono, non è slegata alle recenti rivelazioni della gola profonda Frances Haugen
“Facebook cambierà nome”, una mossa per aprirsi a nuove tecnologie e nascondere i problemi con gli organi regolatori: l’inchiesta
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A quasi 18 anni dalla sua fondazione, anche Facebook ha deciso di rifarsi il look. Così, secondo quanto riporta il sito The Verge, la società è pronta a cambiare nome e a individuarne uno nuovo che si concentri sul metaverso, la piattaforma tecnologica del futuro per cui sta investendo anche in Europa. La decisione nasce dall’idea di costruire un’immagine incentrata anche su altri prodotti come Instagram, WhatsApp e Oculus, replicando una mossa già fatta da Google nel 2015, quando è nata la holding Alphabet che comprende le varie anime della società. Ma dietro alla scelta di Mark Zuckerberg e dei vertici del popolare social network, si legge, c’è anche la volontà di rinnovare la propria immagine in seguito ai recenti problemi con regolatori e legislatori per le sue pratiche commerciali.

La decisione, scrive il sito, potrebbe essere ufficializzata già dalla prossima settimana e secondo una fonte ben informata il cambio di nome ha lo scopo di far conoscere il gigante del web anche per qualcosa di diverso dalla semplice attività del social media e anche per tutti i problemi che si è trascinato dietro. Il rebrand “probabilmente posizionerebbe l’app blu di Facebook come uno dei tanti prodotti di una società madre che supervisiona gruppi come Instagram, WhatsApp, Oculus e altri”. Al momento, però, da Facebook non arriva alcun commento sulla vicenda.

Nelle scorse settimane la società è tornata alla ribalta per le rivelazioni della ex dipendente Frances Haugen che hanno dato il via a un’inchiesta a puntate sul Wall Street Journal, oltre che a una serie di accuse della whistleblower sull’uso del social per influenzare l’opinione pubblica, con anche il rischio di creare danni ai minori, soprattutto per quanto riguarda l’uso di Instagram. Ma anche per l’annuncio dell’investimento in Europa sul metaverso che ha definito la piattaforma tecnologica del futuro, per cui sono previsti 10mila nuovi posti di lavoro.

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