Inchiesta di Fanpage? Giorgia Meloni non può far finta di essere sorpresa del fatto che una parte dei suoi candidati, amministratori locali, pesci medi e piccoli traffichino e giochino sempre con arnesi molto simili alle svastiche o che si abbandonino alla propaganda fascista”. Sono le parole pronunciate a “Otto e mezzo” (La7) dal direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, a proposito dell’inchiesta di Fanpage, dalla quale emergerebbe una lobby nera in sostegno della campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano.

Travaglio, che si complimenta con la redazione di Fanpage, osserva: “C’è una parte di elettorato di Fratelli d’Italia che una volta gravitava in orbita Salvini e che adesso si è spostata. E questa parte di elettorato evidentemente apprezza certi riferimenti mussoliniani o addirittura hitleriani. Quindi, la Meloni è in ritardo nel dire che nel suo partito non c’è spazio “per il paranazismo da operetta”. Lei può essere legittimamente sorpresa del nero dei finanziamenti – continua – perché non credo che incoraggi i suoi a prendere i soldi in nero sotto banco. Magari verrò smentito dai fatti. Però c’è una dichiarazione registrata di un suo europarlamentare, Carlo Fidanza. Questa storia ci racconta che tutti i partiti hanno problemi gravissimi di classe dirigente. Per anni ci è stato detto che il M5s ha questo problema. Certo che ce l’ha, ma ce l’hanno pure gli altri, cioè quelli che se la tirano da competenti e da partiti che hanno risolto quel problema”.

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