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Alitalia, l’unica cosa che prende il volo è la scadenza del 15 ottobre. Sempre più probabile il rinvio del debutto di Ita

Bloccati i corsi di formazione per il personale di Ita. Aeroporti di Roma (Atlantia) chiede soldi dovuti da Alitalia per accogliere i voli della nuova compagnia. Questo mese pagati stipendi dimezzati. Intanto Ita sigla un accordo preliminare con Airbus per l'acquisto di 28 aerei. Domani incontro governo - sindacati al ministero del Lavoro
Alitalia, l’unica cosa che prende il volo è la scadenza del 15 ottobre. Sempre più probabile il rinvio del debutto di Ita
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Sinora il governo ha rispettato tutte le scadenze che si è posto, ha rivendicato ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. Ma la serie positiva rischia di interrompersi presto, tra un paio di settimane, per la precisione il 15 ottobre. È la data in cui dovrebbe partire a tutti gli effetti Ita, la nuova compagnia aerea che raccoglie il testimone da Alitalia. Ma il passaggio di consegne si sta rivelando molto più problematico del previsto e i ritardi si moltiplicano. Fonti vicine al dossier esprimono forti dubbi che la scadenza possa essere rispettata. Inoltre Aeroporti di Roma, la società che gestisce l’ aeroporto di Roma Fiumicino ed è controllata da Atlantia di cui la famiglia Benetton detiene il 30%, avrebbe chiesto che vengano rimborsati i debiti pregressi accumulati dai voli Alitalia per concedere lo scalo alla nuova compagnia.

Il Messaggero scrive che ieri sera i commissari straordinari di Alitalia hanno bloccato i corsi di formazione del personale navigante che dovrebbe passare ad Ita. E se non accumulano sufficienti ore di formazione piloti ed assistenti di volo non possono volare. I sindacati parlano di una sorta di boicottaggio da parte della società morente nei confronti della nascitura. Una guerriglia che coinvolge anche il web: il sito Alitalia blocca il transito degli utenti verso quello provvisorio di Ita ostacolando l’acquisto di biglietti. Tutta la vicenda è al limite del surreale se si considera che si tratta di due società completamente pubbliche. A pagare, oltre a tutti i contribuenti, sono prima di tutti i dipendenti che in settembre hanno ricevuto uno stipendio dimezzato. Dei 10mila dipendenti di Alitalia meno di uno su quattro passerà ad Ita.

Oggi la nuova compagnia ha fatto però sapere di aver scelto Airbus quale “partner strategico per la flotta”, firmando un Memorandum of Understanding con il gruppo per l’acquisto di 28 aeromobili, nello specifico: 10 Airbus A330neo, 7 aerei della famiglia Airbus A220 e 11 della famiglia A320neo, per questi ultimi “le consegne inizieranno dopo il completamento del Business Plan”. Così la newco in una nota, spiegando che è stato siglato anche un accordo con la società Air Lease Corporation per la fornitura in leasing di altri 31 velivoli Airbus di nuova generazione, fra aerei di lungo, medio e corto raggio. Complessivamente Ita acquisirà nell’arco di piano “56 aerei Airbus in leasing a condizioni significativamente più vantaggiose di quelle riservate ad Alitalia”, sottolinea la società che aggiunge “i primi nuovi Airbus entreranno in flotta dalla fine del primo trimestre 2022; a fine 2025 il 70% della flotta di Ita sarà composta da aerei di nuova generazione”.

Domani si riunirà il tavolo al Ministero del Lavoro sulla vertenza Alitalia. All’incontro, che ha per oggetto “l’esame della situazione dei lavoratori Alitalia in amministrazione straordinaria”, parteciperanno l’azienda, le sigle di categoria dei sindacati confederali, gli autonomi e le sigle professionali, oltre a rappresentanti degli altri tre Ministeri coinvolti (Economia, Sviluppo economico e Infrastutture e mobilità sostenibili).

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