Psychonauts 2, un nuovo tuffo tra psiche e follia

Psychonauts 2 è uno di quei titoli rimandati talmente tante volte da far pensare non sarebbe mai uscito, in fondo il titolo originale è del 2006 e di acqua sotto i ponti ne è passata per Tim Schafer (che tra le altre cose ha dato i natali a Grim Fandango, storica avventura grafica di Lucas Arts). Invece in questo caldissimo agosto il seguito di una delle avventure più folli ed eccentriche mai uscite arriva il mercato su un’amplia platea di dispositivi – sarà infatti disponibile a partire da giorno 25 su Xbox Series X|S, Xbox One, PC Windows, Xbox Cloud Gaming, PlayStation 4 e 5 (in modalità retrocompatibilità) -, e lo fa dimostrando di non essere cambiato di una virgola, nonostante gli anni passati.

Graficamente Psychonauts 2 è delizioso, con personaggi coloratissimi e animati in una grafica simil cartoon, dalle tinte pastello, che ben si sposa con quello che è il punto cardine del gioco: la psiche umana e le sue sfaccettature. Il protagonista, Raz, è uno psionico e come tale è dotato di abilità particolari che gli permettono di attaccare e difendersi all’interno dei costrutti del cervello umano; questo preambolo serve per farvi capire quanto possa essere inusuale l’ambientazione di Psychonauts 2 e che ci sia poco di razionale in quello che verrà mostrato ai giocatori, d’altronde la mente umana è composta anche di queste cose.

L’altro aspetto che colpisce subito i giocatori più attenti è sicuramente la narrazione: Psychonauts 2, cosi come il predecessore, non si limita ad essere un action game coloratissimo e buffo ma tocca con una delicatezza incredibile problemi come ansia, attacchi di panico e PTSD, e lo fa con un interpretazione artistica rara, che porta a riflettere oltre al semplice divertimento.

Psychonauts 2 è un folle viaggio nella mente umana condito da un ottimo gameplay e da una visione della nostra psiche colorata e assurda, ma non per questo ha meno spessore di titoli che si prendono più seriamente; un titolo da giocare per chi ha già avuto a che fare con il primo capitolo, un mondo da scoprire per chi cerca qualcosa di diverso, che possa far riflettere senza appesantire troppo il viaggio nella nostra psiche.