Il 12,82%. È questa la percentuale del personale scolastico non ancora vaccinata: in tutto 186.571. In particolare, su una popolazione di 1.455.308 persone, 1.225.586 hanno ricevuto la prima dose (cioè l’84,21%) e 1.190.932 hanno completato la vaccinazione, pari all’81,83%. Il dato emerge dalle rilevazioni presenti nel report settimanale sulla campagna di vaccinazione svolto dalla Struttura commissariale e richiesto da Figliuolo. Il dato è ancora variabile: le Regioni stanno inviando i dati man mano che li ricevono. Sicilia, Sardegna e Calabria sono in coda e hanno il numero più basso di immunizzazioni fra i lavoratori nel campo dell’istruzione: in questa categoria ha completato il ciclo rispettivamente il 54,49, il 67,07 e il 67,17%. Per quanto riguarda il personale sanitario, i non vaccinati toccano quasi quota 36mila. Per la precisione 35.691, una percentuale dell’1,82%. La platea complessiva è di 1.958.461 persone, di cui ha completato il ciclo il 94,42%.

Questi numeri sostituiscono i precedenti, più alti: la cifra stimata dei docenti ancora in attesa di prima dose era pari a 220mila persone (15%). In realtà è il risultato di una sovrapposizione. fino al 10 aprile scorso il personale scolastico che si presentava a fare l’iniezione era registrato come categoria. L’11 aprile un’ordinanza firmata dal Commissario ha imposto come priorità di vaccinazione l’età e non più la per professione. Il personale del mondo dell’istruzione perciò ha continuato a farsi vaccinare ma è stato catalogato senza l’indicazione del ruolo.

Sono oltre due milioni (2.048.855), le persone non vaccinate nella fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Una percentuale pari al 21,23%. Il dato emerge dalle rilevazioni presenti nel report settimanale sulla campagna svolto dalla Struttura commissariale. In questa fetta di popolazione, pari a 9.651.541 unità, hanno completato il ciclo vaccinale in 7.042.299 pari al 72,97%. Considerando invece i più giovani, nella fascia di età 16-19 anni il 60,52% dei ragazzi in Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Se si aggiunge a questi numeri il siero monodose, il dato arriva al 63,58%. I ragazzi che in questa categoria hanno completato il ciclo vaccinale sono il 40,50% mentre il 36,42% non è ancora vaccinato con alcuna dose. Nella fascia di età 12-15 anni il 33,76% dei ragazzi in Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino e se si aggiunge a questi numeri il siero monodose, il dato arriva al 34,37%. I ragazzi che in questa categoria hanno completato il ciclo vaccinale sono il 12,97% mentre il 65,63% non è ancora vaccinato con alcuna dose.

I dati specifici sul personale scolastico erano stati richiesti dal commissario Figliuolo in vista del rientro in classe, con una lettera. Già il 25 giugno il generale aveva inviato un documento con cui rinnovava la necessità di perseguire “la massima copertura vaccinale del personale scolastico attraverso un coinvolgimento attivo”. Intanto arriva il commento di Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma e Lazio: “Sono ancora troppi: si tratta di un numero molto ampio, soprattutto in Sicilia dove si sta affermando il rifiuto al vaccino. E’ negli adulti sopra i 50 anni che si riscontrano le posizioni più contrarie al vaccino. I giovani hanno una cultura scientifica molto più grande”, ha detto. “C’è un’enorme ignoranza scientifica in Italia”, spiega Rusconi “Ma anche la comunicazione istituzionale sui vaccini e la scarsa credibilità della comunità scientifica dopo il caso Astrazeneca hanno influito in questa situazione. Bisogna vaccinarsi, solo così si può ridurre il contagio e la circolazione del virus”.

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