“Reazione a catena” è sinonimo d’estate. L’edizione in corso sta ottenendo ascolti record e da anni regala agli spettatori di Rai1 leggerezza prima di cena. Un brutto episodio ha però travolto il quiz condotto da Marco Liorni, in particolare una protagonista della trasmissione, Sara Vanni, insegnante e cantautrice ma soprattutto una delle concorrenti della squadra “Le Sibille“, il trio di campionesse in carica dal 12 agosto scorso.
“A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social Reazione a catena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutti per il supporto“, ha scritto sul suo profilo Twitter. Una situazione spiacevole, peggiorata dal tono degli insulti, di natura omofoba: “In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale – scrive Sara – Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante.”
A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutt* per il supporto
— Sara Vanni (she/her) (@sara26ele) August 19, 2021
Così la concorrente fornisce ulteriori dettagli, per rendere visibile la crudeltà di certi atteggiamenti e la pesantezza dei toni usati: “Su Facebook mi hanno scritto ‘se ti incontro, ti do quello che ci vuole cioè un ***** di 23cm, les***a di m***a’.” Lo sfogo della ragazza ha ottenuto numerose interazioni, è stata travolta dall’affetto e dalla solidarietà degli utenti.
Sara prosegue il suo percorso a Reazione a Catena con le compagne d’avventura Giovanna e Valentina, tutte e tre insegnanti di italiano molto apprezzate dai telespettatori. Dal 12 agosto, giorno del loro debutto con la vittoria contro i “Meno di un quarto”, hanno conquistato una cifra complessiva pari a 91.032 euro in gettoni d’oro.
