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Ibiza cerca “agenti segreti” per stanare party illegali e assembramenti

Curiosa iniziativa delle forze di polizia dell’isola che vogliono scongiurare il propagarsi dei contagi, da due settimane in crescita a causa anche dei party illegali. Trattative aperte con una società straniera per reclutare agenti segreti disposti a fare la “spia”

di Andrea Conti

AAA Cercasi agenti segreti (stranieri) tra i 30 e i 40 anni disposti a lottare contro il Covid sull’isola di Ibiza. Gli agenti di polizia spagnola hanno deciso di reclutare uomini e donne disposti ad intrufolarsi nei party illegali dell’isola per segnalare alle autorità competenti gli assembramenti, vietati dalle norme vigenti anti Covid. Una decisione che si è resa necessaria dal momento che da due settimane a Ibiza si assiste ad un incremento dei contagi a 1.814 casi ogni 100.000 abitanti.

Nonostante le norme stringenti sui locali, bar e ristoranti, dove è necessario rispettare distanze di sicurezza e uso delle mascherine, sono arrivate alla polizia diverse segnalazioni di party illegali. Circostanze che contribuiscono all’aumento dei contagi. Nonostante multe salatissime le feste continuano a proliferare e ad essere promosse sui social o di nascosto dagli stabilimenti turistici.

Dunque l’obiettivo è quello di far sì che attraverso una società esterna e straniera (per aggirare le leggi locali) si creino figure competenti che si possano infiltrare e denunciare le feste irregolari. Il dibattito politico però è aperto a causa della privacy ma anche dal punto di vista legale: la polizia non può fare irruzione senza un mandato. Ma i funzionari non vogliono saperne e continuano le trattative nonostante le polemiche.

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