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Autorità Usa avverte sul rischio sindrome rara di Guillain-Barré per coloro che si vaccinano con Johnson & Johnson

Secondo gli esperti dell'agenzia Usa che si occupa del monitoraggio della sicurezza dei farmaci, il rischio tra coloro che hanno ricevuto il vaccino a dose unica aumenta dalle tre alle 5 volte rispetto alla popolazione generale americana. Anche l'Ema aveva segnalato la possibile reazione avversa ma legata all'inoculazione del farmaco AstraZeneca
Autorità Usa avverte sul rischio sindrome rara di Guillain-Barré per coloro che si vaccinano con Johnson & Johnson
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Dopo l’indicazione di Ema sulla possibile reazione avversa legata al vaccino prodotto da AstraZeneca, la Food and Drug Administration americana ha indicato che anche per il farmaco Johnson & Johnson sarà inserito un nuovo avvertimento legato al rischio di incorrere in una rara patologia neurologica nota come sindrome di Guillain-Barré. Secondo gli esperti dell’agenzia Usa che si occupa del monitoraggio della sicurezza dei farmaci, il rischio tra coloro che hanno ricevuto il vaccino a dose unica aumenta dalle tre alle 5 volte rispetto alla popolazione generale americana. Al momento, sono un centinaio i casi identificati dalle autorità, soprattutto tra gli uomini dai 50 anni in su. La maggior parte di loro è guarita, ma si è registrato anche un decesso.

Solo il 9 luglio scorso, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) aveva aggiornato le indicazioni sulle reazioni avverse dei vari vaccini anti-Covid. E tra queste si trovava anche quella relativa proprio al rischio legato alla sindrome di Guillain-Barré tra coloro che si sono sottoposti al vaccini AstraZeneca, anche se “in questa fase i dati disponibili non confermano né escludono una possibile associazione“, avevano specificato. La sindrome consiste in “un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi e può provocare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà a camminare“. La Gbs, nel caso del farmaco anglo-svedese, era stata già identificata durante il processo di autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto come “un possibile evento avverso che richiede specifiche attività di monitoraggio della sicurezza”.

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