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Giornata mondiale del rifugiato, Mattarella: “Rendere effettivo il diritto alla protezione di chi fugge. È una responsabilità internazionale”

Il Capo dello Stato ha rivolto "un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale". Casellati ha ricordato "l'importanza tanto sotto il profilo giuridico quanto sul piano etico e morale" della Convenzione di Ginevra, mentre Fico ha rivolto un appello ad "accogliere adeguatamente chi cerca dignità, sicurezza e rispetto dei propri diritti fondamentali"
Giornata mondiale del rifugiato, Mattarella: “Rendere effettivo il diritto alla protezione di chi fugge. È una responsabilità internazionale”
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Serve “una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale“, quella della protezione di chi è “costretto ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie“. Parla così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.

“Storie individuali e di popoli, anche geograficamente vicini, fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici”, aggiunge il Capo dello Stato che poi rivolge “un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale. Vorrei ricordare altresì la generosità con cui privati cittadini, organizzazioni della società civile e istituzioni religiose si prodigano nel nostro Paese per assistere i rifugiati, anche promuovendo esperienze innovative quali i corridoi umanitari, significativo esempio in materia di accoglienza a livello europeo”.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ricorda che “a settant’anni dalla sua sottoscrizione, la Convenzione di Ginevra relativa allo statuto dei rifugiati, che questa ricorrenza celebra e ricorda, continua ad essere un documento di fondamentale importanza tanto sotto il profilo giuridico quanto sul piano etico e morale. La sua sottoscrizione, immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale, rappresenta uno dei traguardi più alti nel riconoscimento del valore assoluto della vita e della dignità umana”. Questo perché assicura “diritti inviolabili, da proteggere sempre e comunque, indipendentemente dalle diplomazie internazionali, da condizioni di reciprocità o dalle convenienze delle singole nazioni. Un dovere inderogabile, di fronte al quale l’Italia, per storia, cultura e tradizione, è sempre stata in prima linea, tanto nel dare accoglienza, assistenza e protezione, quanto nel sensibilizzare la comunità internazionale sulla necessità di una strategia coordinata ed efficace di integrazione e inclusione”.

Un tema, quello dei migranti, attualmente in discussione a livello di Consiglio Ue, dove si cerca di trovare un punto d’incontro tra i Paesi del sud, come l’Italia, e quelli del Gruppo di Visegrad e del nord partendo dalla base del Nuovo Patto sulle Migrazioni: “In tale prospettiva – aggiunge Casellati -, il mio auspicio è che questa giornata possa essere occasione per tornare a riflettere sulla necessità di nuove strategie diplomatiche e globali, da elaborare con il prezioso supporto di organismi internazionali come l’Alto Commissario delle Nazioni Unite, che oltre alle tutele assicurino ai rifugiati anche la concreta possibilità di ricominciare una nuova vita. Strategie volte a un’integrazione reale e sostenibile, nel rispetto degli equilibri sociali ed economici dei Paesi di accoglienza”.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ricorda invece che “accogliere adeguatamente chi cerca dignità, sicurezza e rispetto dei propri diritti fondamentali rappresenta un obbligo giuridico e un imperativo morale che chiama in causa la comunità internazionale e l’Europa tutta”.

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