Sono ormai lontani i tempi delle campagne elettorali targate M5s, tra attacchi contro Forza Italia e Silvio Berlusconi, le leggi ad personam e il conflitto d’interessi. Almeno per l’ex del Movimento 5 stelle Marcello De Vito, che fu primo candidato sindaco per lo stesso M5s a Roma nel 2013, e attualmente in carica come presidente dell’Assemblea capitolina. In conferenza stampa a San Lorenzo in Lucina, sede della stessa Forza Italia, accanto al senatore Maurizio Gasparri e al coordinatore nazionale Antonio Tajani, De Vito ha annunciato la sua adesione al partito azzurro. Non senza attacchi agli stessi ex colleghi. “Non ho più retto alle mille capriole ideologiche del M5S, cui dico buon tutto…”, ha rivendicato, motivando, a suo modo, il suo stesso cambio di casacca.
Durante l’annuncio De Vito ha fatto anche complimenti al presidente di FI: “Berlusconi? Non l’ho ancora sentito, ma lo considero un grande innovatore politico, fin dai suoi esordi”. “La mia è una scelta naturale, ci siamo trovati sulle cose da fare. Avrei potuto smettere di far politica o mettere a disposizione l’esperienza acquisita in questi anni nel Consiglio comunale e mi sono rivolto all’area politica che aveva sempre rappresentato le mie idee e la mia cultura prima di entrare nel M5S”, spiega De Vito, respingendo le accuse di incoerenza politica. Il presidente dell’assemblea capitolina, in vista delle prossime Comunali, è pronto alla candidatura nella squadra azzurra, dopo i dissidi con lo stesso Movimento aperti dopo le indagini a suo carico sul progetto dello stadio dell’As Roma, per il quale De Vito è a processo in primo grado con l’accusa di corruzione. “Mi metto a disposizione, voglio dare il mio contributo. La mia scelta prescinde dalle vicende giudiziarie. Anche se il comportamento di M5S e dei suoi principali esponenti lo definisco inqualificabile”, ha spiegato. E non sono mancate pure le accuse alla sindaca Raggi: “Il suo governo è stato mediocre. Non le ho comunicato questa scelta…”, ha aggiunto, precisando pure di non voler abbandonare la carica di presidente dell’Assemblea: “Non vedo perché”.
Tutto mentre la partita per la scelta del candidato sindaco a Roma per il centrodestra resta ancora aperta, tra nomi bruciati, vecchie glorie che sperano e veti incrociati tra le forze politiche: “Se confermo la mia disponibilità? L’ho data, ma la decisione compete alle coalizioni”, ha ribadito il senatore azzurro Maurizio Gasparri. “Domani prenderemo una decisione…”, ha concluso Tajani.
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