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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 11:28 del 17 Maggio 2021

Bari, maxi operazione antidroga nella notte: smantellata banda attiva nel quartiere Japiga. Le intercettazioni: “Facevo 5 chili a settimana”

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Nella notte tra domenica e lunedì, a Bari e sul territorio delle province di Bari e Barletta, Andria, Trani, circa 150 uomini e donne del comando provinciale dei carabinieri sono stati impegnati in un’imponente operazione antidroga con la quale è stata smantellata un’associazione contigua al clan Palermiti.

Sono complessivamente 35 le persone indagate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, di cui 12 anche per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari emessa dal Tribunale di Bari.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga con il supporto di unità cinofile, di un elicottero, dei Cacciatori Eliportati di Foggia e da personale delle Squadre di Intervento Operativo dei Carabinieri.

L’operazione, che parte dalla denuncia della sorella di una donna tossicodipendente, arriva al termine di un’indagine avviata nel 2016 e coordinata dalla Dda di Bari che ha portato al sequestro di considerevoli quantitativi di droghe di ogni tipo e di armi (circa 1,6 kg di cocaina, 41 kg di hashish, 19 kg di marijuana e 67 g di eroina, nonché 30 mila euro in contanti, una mitraglietta modello Skorpion con relativo munizionamento e 2 pistole giocattolo prive del tappo rosso), oltre a consentire l’arresto in flagranza di reato di 15 persone.

Durante le indagini sono state ricostruite le dinamiche di spaccio, documentando oltre 25.000 episodi di cessione al dettaglio che, unitamente al valore dello stupefacente sequestrato, consentono di stimare il giro d’affari complessivo in oltre un milione di euro.
Dalle investigazioni è anche emerso che i membri dell’associazione, dalle carceri, continuavano a partecipare alle attività illecite, a impartire direttive e a finanziare acquisti di droga. Ciò tramite le ambasciate comunicate all’esterno nel corso dei colloqui con i familiari.

La rete di spaccio operava incessantemente per reperire sempre nuovi canali di approvvigionamento, trasportare in sicurezza e occultare mediante “interramento” droga, armi e denaro, oltre a distribuire capillarmente il prodotto nelle piazze di spaccio.

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