Cinema

David di Donatello 2021, i vincitori. Trionfa Volevo nascondermi: la storia del pittore Ligabue porta a casa 7 premi

Il film di Giorgio Diritti che racconta in maniera vorticosa e folgorante la vita del pittore Antonio Ligabue ha vinto ben 7 David (su 15 nomination) tra cui i pesantissimi: miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista che va ad Elio Germano

di Davide Turrini

Volevo nascondermiche torna in sala domani 13 maggio – trionfa ai David di Donatello 2021. Il film di Giorgio Diritti che racconta in maniera vorticosa e folgorante la vita del pittore Antonio Ligabue ha vinto ben 7 David (su 15 nomination) tra cui i pesantissimi: miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista che va ad Elio Germano. Insomma, Diritti, bolognese, 61enne, al quarto lungometraggio in quindici anni di carriera, sbaraglia una concorrenza mica da ridere: Favolacce dei fratelli D’Innocenzo, con grande sollievo di Gabriele Muccino, totalizza un misero 1 nella casella del David per la miglior montatrice (Esmeralda Calabria); Hammamet di Gianni Amelio con un altro 1 piccino piccino (casella Trucco per il trio Ciminelli-Leanza-Castelli); Miss Marx di Susanna Nicchiarelli segna 3 (miglior produzione – che fatichiamo da anni a capire cosa significhi-; miglior compositore delle musiche; miglior costumista, ovvero quel Massimo Cantini Parrini che poche settimane fa è stato scottato dalla nomination agli Oscar per Pinocchio).

Gli altri titoli tutti dietro alla spicciolata con una sorpresa altrettanto bolognese rispetto a quella di Diritti: Matilda De Angelis vince il David di Donatello come attrice non protagonista per L’incredibile storia dell’isola delle rose, il film targato Netflix di Sydney Sibilia che si aggiudica anche il David per l’attore non protagonista (Fabrizio Bentivoglio, tremendamente assente, anche da qualsivoglia collegamento streaming) e quello per gli Effetti Visivi (Stefano Leoni, Elisabetta Rocca). Dicevamo dell’anno d’oro di Matilda De Angelis: le serie The Undoing e Leonardo, la conduzione del Festival di Sanremo, infine un David francamente inatteso ma sempre genuinamente meritato per un film sicuramente non memorabile. Altra vittoria un po’ telefonata, e che in tutta onestà non aggiunge nulla ad una carriera ricca e lunga, se non un po’ di effetto nostalgia alla serata di premiazione, è il David di Donatello per la miglior attrice vinto da Sophia Loren con l’interpretazione de La vita davanti a sé, diretta dal figlio Edoardo Ponti. “Il primo David l’ho vinto più di 60 anni fa”, spiega commossa, quasi paralizzata la Sophia nazionale.

David postumo è quello assegnato a Mattia Torre per la sceneggiatura originale di Figli. Torre, drammaturgo, autore di serie tv come Boris e La linea Verticale, è morto nel 2019 a 47 anni, lasciando proprio Figli come ultimo testo da far diventare film. Altro scontro tra titani è stato quello per il David come miglior attore dove l’ha spuntata Elio Germano al quarto David su sette candidature per il suo animalesco, ingrugnito, caracollante Antonio Ligabue, forse più frammento funzionale di un brulicante febbrile film cosmo che trascinatore tout court. Rimane così a bocca asciutta Pierfrancesco Favino, maestoso e mimetico Bettino Craxi in Hammamet, vincitore nel 2020 per il Buscetta de Il Traditore e a segno ancora nel 2012 e 2006. Pietro Castellitto è il miglior regista esordiente per I predatori (“I premi fanno piacere, le sconfitte fanno creare”, ha ricordato il giovane figlio d’arte sempre atteso per le sue affermazioni paradossali); Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio vincono il premio come miglior sceneggiatura non originale per l’ironico e delizioso Lontano Lontano; Alex Infascelli batte Gianfranco Rosi e fa suo il David per il miglior documentario con Mi chiamo Francesco Totti; infine anche Checco Zalone si porta a casa un David per la miglior canzone originale (Immigrato) battendo nientemeno che Laura Pausini, e il premio, ca va sans dire, del pubblico per Tolo Tolo, campione d’incassi, anche se il tentativo di una sua battuta politicamente scorretta direttamente dal salotto di casa finisce nella mancanza improvvisa d’audio scaturita dal collegamento di Rai1.

Mesta e lesta la cerimonia condotta da Carlo Conti, tutta compressa in fretta e furia per stare in due ore strettissime di trasmissione, durante le quali Monica Bellucci (in collegamento da Sofia dove sta girando un film), Diego Abatantuono e Sandra Milo (in presenza con vestitone rosso da ventenne birichina) si aggiudicano David speciali e alla carriera ritmati dal bianconiglio di Alice “è tardi, è tardi”. Segnaliamo, infine, come quasi ogni anno che, vada come vada, e nonostante i singoli produttori che fanno nascere i progetti dei singoli film (quest’anno trionfa la Palomar di Degli Esposti), Rai Cinema vince sempre: i cinque titoli in nomination come miglior film sono tutti coprodotti dal brand cinematografico legato alla tv di stato. Insomma David che vai, RaiCinema che trovi.

MIGLIOR FILM
Volevo nascondermi – prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI CINEMA per la regia di Giorgio DIRITTI

MIGLIOR REGIA
Giorgio DIRITTI per il film Volevo nascondermi

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Pietro CASTELLITTO per il film I predatori

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Mattia TORRE per il film Figli

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Marco PETTENELLO, Gianni DI GREGORIO per il film Lontano lontano

MIGLIOR PRODUTTORE
Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE per il film Miss Marx

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Sophia LOREN per il film La vita davanti a sé

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Elio GERMANO per il film Volevo nascondermi

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Matilda DE ANGELIS per il film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Fabrizio BENTIVOGLIO per il film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Matteo COCCO per il film Volevo nascondermi

MIGLIORE COMPOSITORE
GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN BOYS per il film Miss Marx

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“IMMIGRATO” musica e testi di Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO, interpretata da Luca MEDICI per il film Tolo Tolo

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Ludovica FERRARIO, Alessandra MURA – Paola ZAMAGNI per il film Volevo nascondermi

MIGLIORE COSTUMISTA
Massimo CANTINI PARRINI per il film Miss Marx

MIGLIOR TRUCCATORE
Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI (prostetico o special make-up) per il film Hammamet

MIGLIOR ACCONCIATORE
Aldo SIGNORETTI per il film Volevo nascondermi

MIGLIORE MONTATORE
Esmeralda CALABRIA per il film Favolacce

MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Carlo MISSIDENTI
Microfonista: Filippo TOSO
Montaggio: Luca LEPROTTI
Creazione suoni: Marco BISCARINI
Mix: Francesco TUMMINELLO
Per il film Volevo nascondermi

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Stefano LEONI, Elisabetta ROCCA per il film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose

PREMIO CECILIA MANGINI MIGLIOR DOCUMENTARIO
Mi chiamo Francesco Totti di Alex INFASCELLI

MIGLIOR FILM STRANIERO
1917 di Sam Mendes (01 Distribution)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Anne di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI

DAVID GIOVANI
18 regali di Francesco AMATO

DAVID ALLA CARRIERA
Sandra Milo

DAVID SPECIALE
Monica Bellucci
Diego Abatantuono

DAVID DELLO SPETTATORE
Tolo Tolo di Luca Medici

David di Donatello 2021, i vincitori. Trionfa Volevo nascondermi: la storia del pittore Ligabue porta a casa 7 premi
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