Era stato campione del mondo tre anni, poi aveva contribuito a qualificare l’imbarcazione azzurra alle Olimpiadi portando a casa un bronzo. Poi la malattia, la lotta per riprendersi. Il canottiere Filippo Mondelli non ce l’ha fatta, è morto a 16 mesi dalla scoperta di un osteosarcoma alla gamba sinistra. L’atleta, iridato con il 4 di coppia nel 2018 e consigliere nazionale del Coni, si è spento a 27 anni. L’annuncio è stato dato dalla Federcanottaggio, che lo ricorda come un “guerriero”.

Il 15 settembre 2018, Mondelli si era laureato campione del mondo sul quattro di coppia a Plovdiv. “Una gara perfetta”, sottolinea la Fic che “doveva essere il preludio di altri traguardi sportivi ancora più importanti”. Che erano alle porte: il 31 agosto 2019, Mondelli, sempre con il quattro di coppia, ha vinto la medaglia di bronzo ai mondiali qualificando la barca per i Giochi di Tokyo.

“Tutto perfetto, tutto andava secondo programmi, ma poi, era il 13 gennaio 2020 e ancora non si percepiva la crisi pandemica, abbiamo dato la notizia che Filippo, il “Pippo nazionale”, doveva fermarsi per un problema che pareva si potesse risolvere e permettergli di tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica, e con il piglio giusto è iniziato il suo percorso verso l’agognato recupero”, il ricordo della Federazione.” Ma oggi ad un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia dobbiamo dare la notizia che mai nella vita avremmo voluto dare: Pippo non ce l’ha fatta”.

Il presidente della Federazione italiana canottaggio, Giuseppe Abbagnale, si dice “letteralmente sconvolto” per la perdita di Mondelli: “Ci lascia un atleta fortissimo e un ragazzo stupendo con grandi valori”. Abbagnale ricorda di averlo “sentito pochi giorni fa, eravamo in contatto costante purtroppo negli ultimi 2-3 giorni non ha più risposto e oggi questa tragica notizia”. Il Coni, in segno di lutto, ha issato le bandiere istituzionali a mezz’asta.

Foto dal sito Fic

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