A settembre sarà inaugurata a Prato la prima scuola primaria cinese multilingue aperta ai bambini di ogni nazionalità. L’iniziativa è di Jan Hu o, come viene chiamata in città, della maestra “Giulia”. L’insegnante è arrivata in Italia nel 2001 e ha già alle spalle una notevole esperienza: nel 2017 ha fondato una scuola paritaria dell’infanzia a Campi Bisenzio e nel 2019 ne ha messa in piedi un’altra, “L’isola felice”, proprio a Prato in via Paolini. Ora per dare continuità al progetto didattico ha scelto di investire sulla primaria, affinché i bambini che frequentano la “materna” possano proseguire il loro percorso nello stesso stile educativo. Oltre che insegnante, Jan Hu è una vera e propria imprenditrice. La passione per l’istruzione fa parte della sua vita. Si è laureata nel suo Paese d’origine in Scienze della formazione primaria; ha preso una seconda laurea in risorse umane sempre in Cina e può vantare anche un master a Roma. Da vent’anni vive in Italia, dove è ben inserita nella comunità toscana tanto da aver fatto la mediatrice culturale nelle scuole di Campi Bisenzio.

“È lì – spiega Hu – che mi sono accorta che il livello culturale della comunità cinese in Toscana è piuttosto basso. Un’amica ha fatto un’indagine e ha scoperto che proprio nella nostra regione i bambini cinesi parlano l’italiano peggio rispetto ad altre realtà. Non tutti arrivano a conseguire il diploma della scuola secondaria di primo grado. Questa situazione mi ha spezzato il cuore, così ho pensato di fare qualcosa per migliorare il grado d’istruzione dei miei concittadini emigrati in Italia”. La maestra ha già tutto pronto. I locali sono in via Paolini accanto all’infanzia. L’istituto, che è in attesa del riconoscimento dello status di scuola paritaria da parte del ministero dell’Istruzione, si chiamerà “Albero saggio”.

“Voglio rappresentare con l’albero il bambino, il ragazzo, lo studente che deve apprendere e crescere. La terra – spiega la fondatrice – è la famiglia su cui l’albero cresce e pone le sue radici . La famiglia è la base da cui si sviluppa il bambino che cresce verso l’alto con i suoi rami in cerca di luce, sole e aria rappresentati dalla scuola, dagli insegnanti ed educatori. L’ albero deve crescere e divenire saggio grazie a solide radici e a grandi rami che puntano verso l’alto crescendo sempre di più in cerca di luce e aria cioè in cerca della conoscenza e del sapere”.

Questa è la filosofia della scuola, che oltre alle classiche materie, tra cui l’inglese, con la madrelingua e l’italiano avrà come disciplina opzionale il cinese e l’equitazione. L’orario prevede la prima campanella alle otto e l’uscita alle 16.30 o alle 18. Il tutto costerà fino a 5mila e 500 euro l’anno, compresa la mensa. Allo stato attuale ci sono già otto bambini cinesi iscritti, ma la maestra Jan ci tiene a precisare che l’“Albero Saggio” è aperto a tutti, anche agli italiani che vogliono, magari, preparare i loro figli ad affrontare le sfide del futuro apprendendo fin da piccoli tre lingue.

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