Cultura

Lo Scaffale dei Libri la nostra rubrica settimanale: diamo i voti a Later di Stephen King, Quel che stavamo cercando di Alessandro Baricco, Binari di Monica Pezzella

di Davide Turrini

Un desiderio voluttuoso che sfuria, che sfuma, che sfugge. Marcel, l’architetto, nel vortice bidimensionale dell’eros, mentre copula con Anne, Vittoria (la dita di lei in quella scapola di lui sono un frame visivo, sensuale, tattile incredibile), fino a quando arriva Ale (un lui), esaltazione compressa e trattenuta del godimento descritta tra un continuo febbrile spogliarsi e toccarsi, saliva che massaggia un ano, astratta sublimazione dell’eccitazione, al solo sfiorare, al solo osservare, al suolo muoversi dell’altro. Poi oltre all’eros c’è thanatos che piega la narrazione, il racconto (breve, 72 pagine) verso il buio improvviso in dissolvenza di una “Fine” (che è poi il primo capitolo del libro) seguita da un “Prima”, un “Dopo” e un “Inizio”. Binari di Monica Pezzella (Terrarossa Edizioni) è un insolito romanzo privo di ordinaria interpunzione (alcuni periodi scorrono per quasi una pagina senza essere arginati da nulla); con l’invenzione di una Voce, punto di vista originale, incisivo, straniante, che scompone e ricompone dettagli apparentemente armonici, che dispone flussi di pensiero mai conciliati di Marcel, che cerca rapide volontarie divagazioni che iniziano pretestuose da un dettaglio di un angolo di strada, di un appartamento, della pioggia, e che sono letteratura in purezza. Pezzella, più che sul lessico o sullo stile tout court, lavora precipuamente sulla magmaticità della lingua, osando con consumata spregiudicatezza un’idea di accumulo quantitativo e sensoriale, tripartendo avverbi e complementi di modo (tra gli altri) senza mai separare con una naturale virgola. L’atmosfera che si crea, priva di appigli storici, geografici o di cronaca – tranne quelli di un possibile eterno presente – è fascinosa, avvolgente, ipnotica. Pezzella non cerca la prurigine calcolata dei Cento colpi di spazzola… , non vuole nemmeno banalizzare l’esibita pansessualità che soggiace nel testo, ma prova a far scivolare il lettore nel mistero che spinge l’essere umano al “prendersi qualcosa” per “trarne piacere”. Voto (inatteso): 7+

Lo Scaffale dei Libri la nostra rubrica settimanale: diamo i voti a Later di Stephen King, Quel che stavamo cercando di Alessandro Baricco, Binari di Monica Pezzella - 3/3
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