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Zlatan Ibrahimovic, il pranzo da 300 euro a testa al ristorante in zona rossa fa discutere: “Solo un bicchiere di vino tra amici”

Una testi sostenuta anche dal Milan. Come si legge sul Corriere della Sera, "secondo il club, si sarebbe trattato di un semplice incontro privato di lavoro con un numero limitato di persone"

di F. Q.

Dopo il caso della festa organizzata in casa da alcuni giocatori della Juventus, un altro big del nostro campionato incappa in una violazione delle restrizioni anti Covid: è Zlatan Ibrahimovic, avvistato domenica in un noto ristorante di Milano. A diffondere le immagini del pranzo incriminato è stato il sito Fanpage.it, secondo cui nonostante Milano fosse in zona rossa il bomber svedese si è recato attorno alle 13.30 al ristorante di Tano Simonato, proprietario del locale ‘Tano passami l’olio‘. Ibra e gli altri avventori sarebbero stati protagonisti di un pranzo che, secondo quanto riferito a Fanpage.it da una sua fonte, è costato 300 euro a testa.

Tra i presenti anche l’ex calciatore del Milan Ignazio Abate, come confermato dallo stesso proprietario del locale. “Ibra, Ignazio con un altro amico carissimo sono venuti a trovarmi, siamo stati lì un paio d’ore e poi se ne sono andati a casa”, ha detto Simonato. Lo chef ha comunque negato che Ibra abbia pranzato: “È stata una cosa tra amici, normali, siamo amici e noi ogni tanto ci vediamo da me se non ci vediamo da altri amici. Non hanno pranzato, da amici abbiamo bevuto un bicchiere di vino“. Una testi sostenuta anche dal Milan. Come si legge sul Corriere della Sera, “secondo il club, si sarebbe trattato di un semplice incontro privato di lavoro con un numero limitato di persone. Zlatan sarebbe rimasto nel locale poco più di un’ora per discutere di business prima di andarsene”.

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