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Verona, docente chiede alla studentessa di coprirsi gli occhi durante l’interrogazione in didattica a distanza

I fatti sono stati denunciati dalla Rete degli studenti medi di Verona. Il preside ha avviato una indagine interna. E le polemiche sono arrivate fino in Parlamento, dopo che un simile caso si era verificato pochi mesi fa
Verona, docente chiede alla studentessa di coprirsi gli occhi durante l’interrogazione in didattica a distanza
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A sei mesi di distanza dall’ultimo caso, una nuova polemica investe la scuola e i metodi usati dai professori in Dad: un docente veneto ha chiesto ad una sua studentessa di bendarsi per poter sostenere un’interrogazione in dad. La notizia arriva da Verona, nello specifico da Liceo Carlo Montanari. I fatti risalgono a fine marzo, al giorno dopo lo sciopero contro la didattica a distanza. La ragazza era impegnata in un’interrogazione di tedesco, fino a quel momento andata in maniera eccellente. La liceale però era apparsa così preparata da insospettire la docente che per fugare ogni dubbio le ha chiesto di coprirsi gli occhi con una sciarpa. A rendere noti i fatti è stata la Rete degli Studenti medi di Verona, collettivo di rappresentanza che dopo aver ricevuto le istanze della studentessa ha deciso di denunciare l’accaduto ai mezzi di informazione.

La condotta della prof è stata condannata anche dal preside del Liceo che ha dichiarato di aver avviato un indagine interna per accertare i fatti. E la polemica si è spinta fino alle aule del Parlamento. “Che ad una studentessa sia stato chiesto di bendarsi per verificare la sua preparazione, a me pare un’aberrazione. Hanno fatto bene gli altri studenti a protestare e a rendere nota questa vicenda.” Così ha commentato la vicenda Nicola Fratoianni, vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio. “Nelle prossime ore – ha aggiunto – presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro Bianchi affinché l’ufficio scolastico regionale del Veneto provveda a tutte le verifiche del caso”.

(Immagine d’archivio)

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