Le partecipate pubbliche Leonardo e Saipem hanno firmato un accordo quadro con Danieli per lavorare a progetti di riconversione sostenibile di impianti siderurgici ad alto consumo di energia. Il pensiero va subito all’Ilva di Taranto, per la cui decarbonizzazione il Recovery plan prevede circa 1 miliardo di euro. E la notizia arriva nelle ore in cui a Roma si vota la fiducia al nuovo governo di Mario Draghi, che ha affidato il ministero della Transizione energetica al fisico Roberto Cingolani, fino alla scorsa settimana responsabile del dipartimento tecnologia e innovazione di Leonardo (la ex Finmeccanica) e ora in aspettativa. E mentre il neo titolare dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti convoca i sindacati per un incontro urgente dopo la pronuncia del Tar che ha ordinato lo spegnimento dell’area a caldo del siderurgico tarantino entro 60 giorni.

Le tre aziende hanno fatto sapere che “propongono la fornitura congiunta di tecnologie e servizi volti a ridurre le emissioni di anidride carbonica del processo produttivo dell’acciaio per dare vita a un modello innovativo e sostenibile coerente con le attuali normative ambientali e con gli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di Co2 in linea anche con i target di riduzione stabiliti durante l’accordo di Parigi”.

La soluzione tecnologica prevede “la sostituzione del processo produttivo convenzionale dell’acciaio, basato sugli altoforni, con un nuovo processo che utilizzerà forni ad alimentazione elettrica ibrida integrati a impianti di riduzione diretta del minerale di ferro per mezzo di una miscela di metano e idrogeno per ottenere un acciaio green con emissioni limitate”. Danieli si propone come appaltatore per la fornitura degli equipaggiamenti tecnologici di riduzione diretta e di forni elettrici. Saipem realizzerà gli impianti, integrando tecnologie e competenze nelle filiere del gas naturale, dell’idrogeno e della cattura della Co2. Leonardo, attraverso la divisone Cyber Security, sarà “digital and security technological partner” per le “soluzioni integrate in ambito Industry 4.0 volte all’ottimizzazione in sicurezza dei processi di produzione, oltre che per la protezione delle componenti fisiche e digitali”.

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