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Vanno in elicottero al rifugio di montagna per prendere polenta “da asporto”

"Non è utilizzando l'elicottero che si evitano i controlli, il piano di volo deve essere sempre comunicato all'Enac, quindi potrebbe trattarsi di una semplice sosta per recarsi in altri luoghi previsti dal Dpcm", ha detto il prefetto di Lecco

di F. Q.

È sabato 16 gennaio. Tre elicotteri atterrano ai Piani di Arvataggio, col sole che splende alto. A bordo ci sono persone che hanno deciso di fare una ‘pausa pranzo alternativa’: un viaggio ad alta quota per mangiarsi la polenta. Anzi, per prendere la polenta e portarla a casa, cibo da asporto. Siamo in provincia di Lecco e arrivare al Rifugio Nicola, uno dei punti di ritrovo della località sciistica, è possibile solo con le ciaspole. O in elicottero, appunto. Sabato 16 era l’ultimo giorno di ‘zona arancione’ per la Lombardia: vietati gli spostamenti oltre i 30 km dalla propria casa. Vale anche se si possiede un elicottero? L’intervento del prefetto di Lecco Castrese de Rosa ha suscitato qualche polemica: “Non è utilizzando l’elicottero che si evitano i controlli, il piano di volo deve essere sempre comunicato all’Enac, quindi potrebbe trattarsi di una semplice sosta per recarsi in altri luoghi previsti dal Dpcm“. Insomma, tutto nelle regole, almeno nelle ipotesi del prefetto. D’altronde il Rifugio Nicola è un posto magnifico e se si va in elicottero si arriva velocemente: “Sono clienti che non vedevo da mesi, sono arrivati, hanno preso il pranzo da asporto e sono andati via: forse volevano concedersi una giornata speciale prima che chiudessero tutti“, ha spiegato il proprietario a Unica Tv.

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