Cultura

La Prima della Scala 2020 fuori dagli schemi: a porte chiuse e in diretta tv. Ecco come sarà e dove vederla

Ventiquattro cantanti da tutto il mondo, illustri ballerini, 15 titoli e un regista: Davide Livermore. La stagione scaligera si aprirà in maniera particolare ma si preannuncia un grande spettacolo

di F. Q.

A porte chiuse ma in diretta tv. Nell’anno della pandemia la Prima del Teatro alla Scala di Milano sarà messa in scena con una veste totalmente nuova. Con i teatri chiusi e con il rischio di nuovi focolai, dopo un primo contagio iniziato tra i coristi qualche settimana fa, il teatro d’opera tra i più famosi al mondo, ha rinunciato alla rappresentazione della Lucia di Lammermoor di Donizetti con la regia di Yannis Kokos, sostituendo la “tradizionale” opera lirica con uno spettacolo di musica e danza. Dalle 16,45 di lunedì 7 dicembre, quindi, giorno di Sant’Ambrogio, e per quasi tre ore di programma, Rai 1, Radio 3 e Raiplay trasmetteranno “A riveder le stelle”, la particolare serata inaugurale della stagione scaligera che vedrà alternarsi sul palcoscenico milanese 24 cantanti in arrivo da tutto il mondo, oltre a diversi illustri ballerini.

Non un semplice Gala d’opera ma uno spettacolo drammaturgico. È questa l’idea che ha voluto portare in scena il regista Davide Livermore. Si alterneranno quindi scene operistiche, dal Rigoletto di Giuseppe Verdi, che aprirà la serata musicale, al Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, che la chiuderà. In tutto 15 titoli, con arie e duetti tratti dalle opere dei compositori italiani ed europei più amati, come Gaetano Donizzetti, Giacomo Puccini o Richard Wagner. A queste si alterneranno tre coreografie di Nureyev, di Massimiliano Volpini e del parigino Manuel Legris. La scenografia, poi, sarà il fulcro della sala teatrale. Come riporta Vogue, con il palcoscenico alle spalle, il maestro Riccardo Chailly dirigerà l’orchestra che sarà disposta al posto della platea, mentre i coristi saranno disposti nei palchi, ognuno nel proprio. Per ogni brano, poi, la scenografia sarà cambiata. Danza e canto saranno alternati da elementi di narrazione, dalle lettere di Verdi agli scritti di Victor Hugo, recitati da attori famosi.

Il titolo scelto è sicuramente evocativo. Da una parte la frase “a riveder le stelle” riprende il verso finale dell’Inferno nella Divina Commedia dantesca (..e quindi uscimmo a riveder le stelle), chiaro omaggio per i 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante, che ricorrono nel 2021. Dall’altra il titolo vuole essere anche “di buon auspicio” per il futuro dello spettacolo, che il Covid ha messo in ginocchio, nella speranza, appunto, di “uscire presto a rivedere le stelle”, con un ritorno alla normalità.

La lista delle stelle che si alterneranno sul palco è lunga e appaga tutti i gusti. Per il canto: Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, Mirco Palazzi, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Per la danza: Roberto Bolle, Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Marco Agostino, Nicola Del Freo. A condurre la serata, a partire dalle 16,45, invece, i telespettatori troveranno Milly Carlucci e Bruno Vespa.

Anche la tradizione della “Prima diffusa”, che portava l’opera in giro per la città, quest’anno dovrà essere rimandata. Ma Milano sarà comunque presente, sia grazie a un drone che sorvolerà la città silenziosa, o impegnata nei regali natalizi, sia con la moda: diversi stilisti, da Armani a Dolce&Gabbana a Valentino, vestiranno gli artisti sul palcoscenico.

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