Repubblica è formidabile! Se vuoi sapere la verità sui fatti non devi che leggerla, magari la scoprirai con un anno di ritardo ma che importa. A Largo Fochetti conoscono l’importanza dell’amicizia: prendiamo i Benetton, è crollato il ponte Morandi, le responsabilità sono evidenti, ma Ezio Mauro li difende: “una delle più grandi società autostradali private del mondo” non può diventare “il capro espiatorio di processi sommari… tipici del populismo”. Urge tutelarli anche dopo 43 morti.

Poi arriva l’intercettazione di Gianni Mion, amministratore delegato della holding Benetton: “Il problema è che le manutenzioni le abbiamo fatte in calare, più passava il tempo e meno ne facevamo… così distribuivamo più utili, e Gilberto e tutta la famiglia erano contenti”. Ecco i fatti: fame di denaro ed elargizioni agli amici. Da una certa cifra in su – scrisse qualcuno – la restituzione (sempre parziale) della refurtiva, si chiama beneficenza o finanziamento.

Repubblica sabato è stata lapidaria: “Non era marcio solo il Ponte Morandi, ma l’intero sistema che gestiva e controllava la parte più consistente delle autostrade italiane”. E’ forte il giornale di John Elkann, anche se c’è in gioco il denaro (pubblicità, finanziamenti) denuncia lo stesso. Ma con “lieve” ritardo. Le parole odierne correggono quelle di Ezio Mauro, e dicono ciò che scrisse il Fatto un anno fa. Benvenuta tra noi Repubblica.

La Repubblica tradita

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