Cultura

Da Piazza Santa Croce a Firenze alla “selva oscura” di Ravenna: 20 foto “alternative” raccontano Dante Alighieri a 700 anni dalla morte

La mostra al Qurinale sarà visitabile virtualmente fino all'11 ottobre, poi si trasferirà a Firenze dove aprirà al pubblico. Infine a gennaio 2021 "Dante 700 - Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta nelle fotografie di Massimo Sestini" arriverà nelle principali capitali straniere

di F. Q.
Da Piazza Santa Croce a Firenze alla “selva oscura” di Ravenna: 20 foto “alternative” raccontano Dante Alighieri a 700 anni dalla morte

Da Firenze, città natale di Dante, a Ravenna, dove sono conservate le sue spoglie, passando per la sorgente dell’Arno sul Monte Falterona. Ma non solo. In tutto 20 foto che raccontano il Sommo Poeta, in occasione del settecentesimo centenario dalla sua morte. È questo il contenuto della mostra “Dante 700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta nelle fotografie di Massimo Sestini” , inaugurata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Palazzina Gregoriana del Palazzo del Quirinale, e visitabile in maniera virtuale fino all’11 ottobre, grazie a un tour realizzato dall’Associazione MUS.E, e pubblicato sui siti web del Quirinale, del Comune di Firenze e della stessa associazione.

Con uno sguardo mai banale, il fotografo, Sestini permette di vedere i luoghi simbolo della vita dantesca da un punto di vista diverso, con un reportage che, scongiurando l’effetto cartolina anche grazie all’utilizzo di strumentazioni innovative, riporta Dante ai giorni nostri. Così un’asta telescopica permette di vedere Piazza Santa Croce, a Firenze, svuotata dal Covid, direttamente dall’altezza della statua di Dante. O, ancora, un’immersione nella laguna veneziana, con maschera, pinne e boccaglio, permette di immortalare “La barca di Dante”, opera in bronzo dello sculture georgiano Georgy Fangulyan da un punto di vista diverso. Accanto a luoghi simbolici, poi, anche scatti di “cronaca”, dai liceali intenti ad analizzare le terzine dantesche, alle opere di street art che celebrano il genio della letteratura che ha dato vita all’immensa opera della Divina Commedia.

I 20 scatti, tutti di dimensioni 150×100 sono accompagnati da un capolavoro del Rinascimento: un portale ligneo, proveniente dal Museo di Palazzo Vecchio, realizzato nel 1480 da Giuliano da Maiano e Francesco di Giovanni detto il Francione, su disegno di Sandro Botticelli. Gli intarsi ritraggono Dante a figura intera. Si tratta di un’opera preziosa, sia per il suo valore intrinseco sia per l’immagine del poeta che ci ha tramandato.

“Con questa mostra – dichiara il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini – celebriamo Dante nel Palazzo del Quirinale, in attesa delle centinaia di iniziative sparse sull’intero territorio nazionale, cosi come all’estero, che faranno del 2021 un anno dantesco pienamente partecipato che sta suscitando l’interesse di associazioni, scuole, università, accademie e semplici cittadini, impegnati in una gara di idee e proposte per celebrare i settecento anni dalla sua morte. Oggi sono tutti idealmente rappresentati qui, nella casa degli italiani”. “Dante è di tutti e ci auguriamo che questa mostra possa portarlo in altre città d’Italia e anche all’estero, come veicolo potente di un messaggio che parla ad ognuno e nel quale ognuno può riconoscersi”, gli fa eco il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

“Dante 700” è realizzata con la consulenza artistica di Sergio Risaliti, critico d’arte, curatore, scrittore e direttore del Museo Novecento di Firenze, e con la consulenza scientifica di Domenico De Martino, docente dell’Università di Pavia e direttore del festival Dante 2021 a Ravenna. La mostra è organizzata dall’Associazione MUS.E, è promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici fiorentini, con il sostegno del Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo, e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

A fine ottobre “Dante 700” si trasferirà a Firenze e si aprirà al pubblico. Mentre da gennaio 2021, la mostra sarà ospitata nelle principali capitali straniere, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con gli Istituti italiani di Cultura.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.