Sesso & Volentieri

“Meglio fare sesso all’aperto per ridurre i rischi di contagio da Covid”: le raccomandazioni “fuorilegge” dell’Assessorato alla Salute

In una pagina web dedicata al delicatissimo tema del sesso ai tempi del Covid-19 i massimi esperti sanitari catalani si esprimono tra la scoperta dell’acqua calda e, appunto, straordinarie sorprese

di Davide Turrini

Per ridurre il contagio meglio far sesso all’aperto. Non poteva essere più involontariamente bizzarro, e addirittura fuorilegge, il suggerimento dell’Assessorato alla salute della Catalogna. In una pagina web dedicata al delicatissimo tema del sesso ai tempi del Covid-19 i massimi esperti sanitari catalani si esprimono tra la scoperta dell’acqua calda e, appunto, straordinarie sorprese. Intanto è utile riepilogare, dicono dall’assessorato, che attraverso il sesso vaginale e anale non si trasmette il Coronavirus, “sebbene il virus sia stato ritrovato nel liquido seminale e nelle feci di diversi infetti … quindi la trasmissione di Covid-19 attraverso il sesso è considerata improbabile”.

Bene, passiamo ai baci. Argomento di cui conosciamo già l’esito: niente baci sulla bocca con gli sconosciuti (e anche con i conosciuti attenzione) perché attraverso la saliva il Coronavirus sguazza. Però la specifica dell’assessorato catalano stuzzica la fantasia di molti: “Se vengono mantenute pratiche di sesso orale/anale si consiglia di usare preservativi o barriere dentali”. Parentesi: le barriere dentali sono le cosiddette “dental dam”, ovvero quei lenzuolini in lattice sottilissimi che usa il dentista e che pare si possano usare anche nel sesso orale.

Ma andiamo avanti. Tra le pratiche sessuali “sicure” vengono elencate: la masturbazione (sic!), la visione di video porno (stra-sic!), il sexting (yawn…) e gli incontri virtuali (buonanotte). Infine il pezzo di bravura. Alla domanda Faq “Lo spazio in cui si fa sesso è importante?”, ecco il capolavoro sanitario dadaista: “Sì il rischio è minore se le relazioni vengono effettuate in spazi aperti e ben ventilati”. Va bene che oramai la temperatura media di settembre e ottobre in Spagna staziona oltre i 30 gradi, ma l’attesa per i luoghi all’aperto in cui fare sesso senza incappare nelle manette della polizia e nel registro di qualche magistrato rimarrà tanta. Almeno fino ai prossimi consigli di sesso all’epoca del Covid-19.

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