“L’occasione fa l’uomo ladro”, recita un vecchio proverbio e in estate di occasioni ce ne sono davvero tante, almeno dal punto di vista sessuale. Per molti, infatti l’estate è un momento di svago e spensieratezza: aumentano i viaggi, la voglia di scoperta e di conseguenza le conoscenze, le relazioni con persone nuove e, perché no, anche i rapporti occasionali. Ma questo è un anno particolare, ci sono richieste distanza interpersonale e mascherine, se entriamo in contatto con sconosciuti. Ma che impatto può avere tutto questo desiderio di rischiare, in relazione alle regole imposte dalla pandemia e dal possibile aumento dei contagi, sulla salute mentale e sessuale?
La riflessione è ampia e complessa, ma potremmo partire da alcuni elementi: i tratti di personalità individuali e il valore attribuito all’estate. Coloro che hanno tratti di personalità risk seeking, ossia che ricercano l’adrenalina ed agiscono in modo perennemente impulsivo per vivere il brivido del momento, riusciranno a gestire l’imposizione delle norme di sicurezza in modo più difficoltoso. In più, coloro che attribuiscono un valore elevato all’estate, che la ritengono un momento opportuno per fare nuove scoperte, intraprendere nuove relazioni, vivere liberamente (a volte pericolosamente) la sessualità, potrebbero avere un vissuto negativo, di forte oppressione e privazione, a causa delle regole imposte.
La combinazione di una personalità risk seeking e di un valore avventuroso attribuito alla stagione estiva, sono una miscela esplosiva che può esitare nella totale mancanza del rispetto delle distanze sociali, oppure in una condizione di elevata frustrazione e disagio.
Chi invece ha fra i tratti di personalità una coscienziosità elevata, dunque una forte propensione al rispetto delle regole, potrebbe vivere le norme in modo ossessivo e angosciante, tanto da limitare le proprie scelte e la propria autonomia. Qualora queste persone vivessero l’estate come momento penoso, in contrasto con la propria personalità, potrebbero chiudersi in un isolamento forzato e vivere nella paura, chi invece vive l’estate con desiderio di scoperta, potrebbe vivere con frustrazione l’ambivalenza fra ricerca di leggerezza e necessità di distanziamento. Infine, se vi è una condizione psicopatologica, le situazioni proposte potrebbero essere accentuate.
Se nei vissuti le sfumature rimangono molte, solo parzialmente espresse in queste righe, le regole, anche sulla sessualità, rimangono chiare: ognuno di noi in questo periodo dovrebbe evitare rapporti occasionali e qualsiasi contatto ravvicinato, compreso quello sessuale, con chiunque sia al di fuori della propria cerchia di conviventi.
Oggi come oggi fare sesso con altr* partner, pur conoscendoli, aumenta in maniera significativa il rischio di contagio. Meglio evitare e sfruttare i benefici offerti dalla tecnologia: video, sexting e chat room possono rappresentare soluzioni pratiche per vivere comunque la dimensione sessuale sia pur in maniera virtuale.
Chi normalmente attende l’estate per vivere la leggerezza di una “storiella estiva” o per godere relazioni aperte o poliamorose, non può far altro che attendere, riflettendo sul significato emotivo della scelta di un rapporto “one night”: un “tappa buchi” emotivo o una libera scelta di sperimentarsi in modi sempre nuovi?
Con la collaborazione della dr.ssa Francesca Vannucchi
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