Super Mario non è più solo sinonimo di un gioco di piattaforme da tanto tempo e la saga parallela di Paper Mario è una delle più riconosciute e apprezzate, con la sua contaminazione tipica dei gdr ed i puzzle da risolvere.

In questa nuova avventura Mario e Luigi vengono invitati al Castello di Peach ma quando arrivano trovano ad una principessa trasformata in un origami con tutta l’intenzione di far fare ai protagonisti la stessa fine; in realtà il tutto è orchestrato dal malvagio Re degli Origami, Olly, che dopo aver trasformato tutto il regno dei funghi in carta piegata, sigilla il castello con cinque nastri colorati, impedendo a chiunque di entrarci: toccherà ancora una volta a Mario risolvere la faccenda.

Sin dalle prime battute il gioco mette in chiaro la sua anima esplorativa, facendoci cercare i toad scomparsi o spiegandoci che i buchi all’interno di questo nuovo mondo tridimensionale – in Paper Mario solitamente è tutto “piatto”, proprio come un foglio di carta- possono essere tappati con speciali coriandoli, che una volta usati ci daranno o delle ricompense particolari, o semplici monete d’oro che si riveleranno ugualmente preziose durante la nostra avventura. Con le monete d’oro potremo comprare oggetti di cura e di attacco, che ci permetteranno di fare sempre più danni alle schiere di nemici che affronteremo durante la nostra avventura, dando la possibilità cosi a Mario di incrementare il danno che infligge durante i combattimenti visto che, a discapito degli elementi gdr presenti, non esiste un level up vero e proprio ma solamente la possibilità di potenziare Mario attraverso gli oggetti, da qui l’importanza di raccogliere più monete d’oro possibile.

All’inizio di ogni battaglia ci verrà richiesto di tentare di allineare i nemici in modo omogeneo, ruotando da uno a quattro dischi con cui è formata l’area di combattimento, in questo modo avremo la possibilità di arrecare molto più danno ai gruppi di nemici, e anche di chiudere gli scontri più velocemente; questa meccanica puzzle si riflette anche durante i combattimenti con i boss, dove invece di ruotare i dischi dovremo capire che parte specifica colpire, cosi da infliggere più danni durante la battaglia.

Se nelle prime battute questo tipo di combattimento può sembrare atipico, col passare del tempo e con l’esplorare del mondo ci abitueremo non solo a questo meccanismo ma anche a tutti i puzzle che incontreremo lungo il cammino, dopotutto sono meccaniche semplici ma che danno al gioco molto più spessore; ad esempio le sezioni in cui dovremo usare gli “arti magni” (buffe braccia allungabili) vi strapperanno più di un sorriso sia per l’utilizzo degli stessi sia per i dialoghi bizzarri che animano questa particolare avventura di Mario, rivelando al contempo indizi utili per ritrovare quel particolare segreto che vi era sfuggito in precedenza.

Paper Mario: The Origami King dimostra anche un ottimo comparto grafico con mondi ispirati e ben realizzati con l’utilizzo degli origami, regalando scenari ispirati che tra colori sgargianti e dialoghi strampalati rapiscono il giocatore fino alla fine del gioco; forse il sistema di combattimento potrebbe risultare un poco ripetitivo ma in generale siamo di fronte a un ottimo titolo della serie di Paper Mario, un acquisto quasi obbligato per chi ha una Nintendo Switch.

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