“Time to be audacious”. Il tempo di essere audaci. È con questa premessa che Maserati togli i veli alla nuova MC20, supersportiva a motore centrale che inaugura una nuova pagina nella storia del costruttore. Parliamo di un’auto che farà da apripista ai nuovi modelli del Tridente in arrivo nel corso dei prossimi tre anni: un elenco che comprende berline, coupé, spider e suv. Tutte ad alto tasso di elettrificazione. La stessa MC20, che il prossimo anno arriverà anche con carrozzeria spider, verrà proposta pure con alimentazione totalmente elettrica a partire dal 2022.

Tuttavia, la MC20 – MC come Maserati Corse e 20 sta per 2020 – esordisce con un propulsore endotermico tradizionale ma dai contenuti tecnici di primo ordine, denominato “Nettuno”: un V6 biturbo di 3 litri da 630 Cv di potenza e 730 Nm di coppia motrice, che permette all’auto un’accelerazione da 0-100 km/h in meno di 2,9” e una velocità massima superiore ai 325 km orari. Merito anche della sofisticata trasmissione con cambio automatico doppia frizione a otto marce, collegato alle ruote posteriori di trazione tramite un differenziale a slittamento limitato. Non solo, Nettuno segna il ritorno di Maserati alla produzione dei propri propulsori dopo oltre 20 anni e accompagnerà anche quello del marchio nel mondo del motorsport.

L’unità motrice presenta un angolo di 90° fra le bancate che costituiscono la sua V, ha una cilindrata di 3 litri e un sistema di sovralimentazione con doppio turbocompressore. Inoltre, prevede il sistema di lubrificazione a carter secco, studiato per essere efficiente anche nel corso delle accelerazioni laterali più spinte, tipiche dell’utilizzo in pista. Fra le tecnologie applicate per raggiungere questi numeri nel rispetto delle norme sulle emissioni inquinanti figura un sistema di combustione a precamera, con doppia candela di accensione per cilindro, una primizia che deriva dalla Formula 1. La precamera è interposta tra la candela centrale e la camera di combustione tradizionale, fra loro collegate tramite una serie di fori specifici. All’interno della precamera viene nebulizzata, tramite apposito iniettore, una minima quantità di benzina (il 5% di quella necessaria per un ciclo di funzionamento a quattro tempi), accesa dalla candela centrale: la carica in combustione passa, tramite orifizi, nella camera principale, con un moto fortemente turbolento.

Nella camera di combustione principale, poi, l’iniettore principale eroga il resto della miscela necessaria all’intero ciclo di funzionamento (circa il 95% del totale). Il moto turbolento della carica in combustione di cui sopra garantisce la formazione di una miscela aria-benzina con multipli punti di accensione, che crea una combustione più rapida e omogenea; e ciò consente una riduzione dei consumi e una superiore efficienza termica, oltreché un decremento del particolato generato. A tutto ciò si aggiunge il doppio sistema di iniezione, indiretta e diretta (con pressione di alimentazione fino a 350 bar), che ha lo scopo di ridurre la rumorosità a bassi giri, ridurre il livello di emissioni e migliorare ulteriormente i consumi. La seconda candela, invece, è posta più lateralmente rispetto a quella centrale ed è direttamente collegata alla camera di combustione principale: garantisce regolarità di combustione quando il V6 lavorare in condizioni in cui la precamera non è necessaria. Il consumo medio omologato è di 11,6 l/100 km.

La MC20, che è lunga 4,67 metri, è stata progettata a Modena e verrà prodotta nella sede di Viale Ciro Menotti (l’avvio della produzione è previsto per fine 2020). Il segreto delle sue prestazioni è da ricercarsi anche nella leggerezza: infatti, grazie alla sua monoscocca di carbonio, l’auto pesa in ordine di marcia 1.500 kg (il rapporto peso/potenza che è di 2,33 kg/CV). Da notare che, come sostiene il costruttore, “il progetto MC20 è stato elaborato in circa 24 mesi e fin dall’inizio, con un approccio innovativo, è stata coinvolta una squadra composta dagli ingegneri del Maserati Innovation Lab, tecnici specializzati del Maserati Engine Lab, designer del Centro Stile. Il sistema Virtual Vehicle Dynamics Development, che include l’utilizzo di un simulatore dinamico tra i più avanzanti al mondo, è stato sviluppato direttamente all’interno di Maserati Innovation Lab ed è basato su un modello matematico complesso, chiamato Virtual Car. Questo approccio ha permesso di effettuare il 97% dei test dinamici, ottimizzando i tempi di sviluppo. L’affinamento della vettura è stato poi completato secondo la consolidata tradizione Maserati con approfondite sessioni di guida sia in pista sia su strada, nelle più diverse condizioni di utilizzo”.

Mentre l’aerodinamica (il Cx è inferiore a 0,38) è stata studiata con oltre duemila ore/uomo di lavoro nella Galleria del Vento di un’altra eccellenza automobilistica italiana, la Dallara, che ha contribuito pure alla progettazione della monoscocca di carbonio dell’auto. Che poggia su quattro cerchi da 20”, gommati con pneumatici 245/35 davanti e 305/30 dietro.

Nell’abitacolo spiccano i due schermi da 10 pollici, uno per la strumentazione tachimetrica, l’altro per il sistema infotelematico. E non mancano comodità come il caricabatteria wireless per smartphone, il selettore di modalità di guida (cinque quelle disponibili: GT, Wet, Sport, Corsa e un quinto ESC Off che disattiva i controlli) e quelli per selezionare i programmi di marcia. Gli altri comandi sono concentrati sul volante, con il tasto riservato all’accensione a sinistra e il launch control a destra, per attivare la funzione di partenza assistita. La nuova MC20 sarà sempre connessa grazie al programma Maserati Connect: l’intera gamma dei servizi include la navigazione connessa, Alexa e Wifi Hotspot e può essere gestita attraverso l’App smartphone o smartwatch di Maserati Connect. Il prezzo, ancora non comunicato, sarà ovviamente commisurato a prestazioni e prestigio.

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