Prima gli attacchi al governo e l’auspicio che “arrivi la Troika“. Poi quelli contro il sindaco di Arzachena, “un altro grillino contro il turismo”. Flavio Briatore non ha digerito la stretta sulla movida decisa dall’ultimo dpcm del 16 agosto e poi l’ordinanza ancora più restrittiva scritta dal primo cittadino M5s, Roberto Ragnedda. La sua posizione Briatore l’ha chiarita in un’intervista a La Stampa una settimana fa: “Il divertimento estivo non ha provocato tutti questi danni“. Invece proprio in Costa Smeralda, dopo il cluster di coronavirus che riconduce alla serata-evento del 9 agosto al Country Club di Porto Rotondo, adesso emergono altri due focolai: il primo porta dritto a club e locali di Porto Cervo e Poltu Quatu. Il secondo, meno affollato, riguarda il Circeo. Tre ragazzi che vi trascorrevano le vacanze e una ventenne romana di ritorno da Porto Cervo sono stati ricoverati all’Ospedale Spallanzani di Roma con polmonite interstiziale da Covid. I nuovi casi scoperti riguardano il Just Cavalli, il The Temple e Canteen, ma anche il Billionaire di Briatore: 6 positivi. Nel suo locale si sono contagiati dei dipendenti e alcuni ospiti, come fanno sapere dall’Unità di crisi della Regione Sardegna.

“Una cinquantina di dipendenti del Billionaire sono in auto-isolamento dopo i casi di positività accertati su alcuni lavoratori stagionali, con i quali sono stati a contatto”, riferisce l’apparato comunicativo del locale di Porto Cervo di proprietà di Briatore, chiuso anticipatamente il 17 agosto scorso in aperta polemica con le ultime ordinanze restrittive del sindaco di Arzachena. I contagi sono in tutto sei al momento, ma sono in corso altri 57 tamponi sui dipendenti del locale. “Sebbene siano tutti asintomatici – spiegano dal Billionaire – per correttezza i nostri dipendenti si sono auto-isolati e con grande senso di responsabilità da parte di tutti si stanno seguendo le procedure previste. Tutti si trovano negli alloggi messi a disposizione per la stagione, sono assistiti e c’è chi si occupa di assecondare ogni loro necessità”. Tutto questo “in attesa che l’Asl competente esegua i tamponi e renda noti gli esiti“.

Gli attacchi al sindaco – Le ragioni dell’ultima ordinanza emanata dal sindaco Ragnedda – che ha imposto musica a volume moderato e stop dopo mezzanotte – erano proprio i numerosi casi di Covid tra i ragazzi rientrati a Roma e non solo dopo aver passato alcune serate in Costa Smeralda. Ancora oggi Briatore in un video su instragram è tornato ad attaccare il primo cittadino: “Abbiamo le prove scritte e video che i famosi 65 decibel di questo sindaco di Arzachena non solo non li rispetta nessuno perché c’è musica a palla in tutti i locali ma ballano anche per cui (il sindaco, ndr) non fa rispettare neanche il decreto ministeriale. Per questo ho contattato i miei avvocati”. Il 18 agosto Briatore aveva infatti annunciato la chiusura anticipata del suo Billionaire, rivendicando il fatto essere stato ligio alle regole anti-contagio: “Piange il cuore vedere un’economia trucidata così da gente che non ha mai fatto un cazzo nella vita”. Il sindaco aveva replicato: “È un momento particolare e la guarda va tenuta alta, quest’ordinanza va a tutelare la salute di tutti soprattutto di quelli più anziani come lei che è giusto che si proteggano e mettano la mascherina”.

La difesa della Lega – A difendere Briatore è intervenuta la Lega. Il deputato e coordinatore regionale del Carroccio in Sardegna, Eugenio Zoffili, ha ribadito la tesi del proprietario del Billionaire: “Ha ragione, con questo coprifuoco non si prevengono assolutamente i contagi da covid ma si mette ulteriormente in ginocchio l’economia della zona messa peraltro a dura prova dalle continue scellerate decisioni del governo Conte che nulla ha fatto per sostenere il comparto del turismo in Sardegna e in tutto il Paese”. Secondo il leghista, l’ordinanza di Ragnedda è “poco lungimirante e nociva”, perché è stata fatta “mancando di fiducia e rispetto al senso di responsabilità di tutti i suoi concittadini”.

Gli attacchi al governo – Come il deputato della Lega, anche Briatore è convinto che i provvedimenti presi dal governo per limitare l’aumento dei contagi siano fatti da “incapaci”. “”Volevano trovare un capro espiatorio simbolico e l’hanno trovato nelle discoteche. Come la vedono loro, sembra che questo virus agisca solo di notte e non di giorno”, ha detto in un’intervista all’Adnkronos il giorno dopo il Dpcm firmato da Giuseppe Conte, definito da Briatore un decreto “acchiappa-voti”. “A questo punto – ha aggiunto – speriamo arrivi una Troika e ci levi di mezzo questo governo perché sicuramente andrà solo peggio”. “Solo in Italia decidono queste restrizioni dal giorno alla notte. Anche a Monaco le discoteche sono chiuse, si è trattato però di una regola chiara fatta fin dall’inizio ed è finita lì”, ha concluso Briatore. Che però, appena 4 giorni prima, intervistato La Stampa, difendeva invece le discoteche aperte: “Meglio che il divertimento si concentri all’interno di locali controllati, altrimenti i rischi sono molto più alti. Le cifre dei contagi e dei morti per fortuna ci dimostrano che il divertimento estivo non ha provocato tutti questi danni“.

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