Di una versione di Twitter a pagamento si vocifera da anni, per l’esattezza almeno dal 2017. Sono diversi anni ormai infatti che il social network – o più esattamente il sito di micro blogging – di Jack Dorsey non se la passa esattamente bene ed è poco competitivo sui ricavi rispetto a colossi come Facebook o alle app di instant messaging come WhatsApp ed è quindi normale che i manager del sito cinguettante stiano vagliando possibili soluzioni per salvare il destino della piattaforma, dopo che nel recente passato si era ventilata anche l’ipotesi di cessione.

Cosa succederà dunque è ancora abbastanza nebuloso, ma un mese fa circa, un annuncio di lavoro ha rivelato che effettivamente una piattaforma in abbonamento è in via di sviluppo da parte di un team conosciuto col nome in codice di Gryphon. A chi sarà poi destinata tale piattaforma a pagamento non è ancora chiaro, né è chiaro se sarà sempre Twitter o qualcosa di separato. Inizialmente si era pensato a una soluzione per utenti professionali, come ad esempio le testate giornalistiche, ora invece le ultime tracce conducono a servizi “premium”, ma comunque adatti anche un pubblico consumer.

L’azienda avrebbe infatti inviato un questionario ad alcuni utenti, sottoponendogli alcune funzionalità da riservare agli utenti a pagamento, per conoscerne l’eventuale gradimento. Si parla ad esempio di possibilità di modificare i Tweet, pubblicare video di alta qualità e messaggi più lunghi, ma anche supporto ai profili certificati, come succede ad esempio già su Facebook, possibilità di utilizzare risposte automatiche e accesso a strumenti più approfonditi di analisi del traffico, oltre a poter eseguire sondaggi sui brand.

Da quanto emerso, “Annulla invio” dovrebbe fornire agli utenti una finestra di 30 secondi per modificare o eliminare un tweet con errori di battitura o altro, garantendo che in quel lasso di tempo il messaggio non sia visualizzato da nessuno. Inoltre, gli utenti a pagamento dovrebbero essere in grado di scegliere più caratteri e colori per temi come sfondo, collegamenti, menzioni, hashtag e icone, oltre alla possibilità di pubblicare video fino a cinque volte più lunghi rispetto all’impostazione predefinita corrente per i video, con una risoluzione massima molto più elevata.

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