Da San Sebastiano dei Marsi a Villalago per concedersi un bagno al Lago Pio. È quanto ha deciso di fare l’orsa Amarena con i suoi quattro piccoli qualche giorno fa in Abruzzo. Le immagini dell'”escursione” sono state catturate dal dottor Paolo Forconi, zoologo e documentarista, che ha condiviso il video sui social. “Villalago come il Parco Nazionale di Yellowstone – commenta lo zoologo – Alcune settimane fa gli orsi mangiavano le ciliegie sul versante della montagna. Poi quelle ciliegie sono finite e gli orsi sono scesi sempre più vicino al paese, sempre a mangiare ciliegie. Una mattina alle 5.30 gli orsi stavano in mezzo alla strada a 100 m dalla piazza centrale del paese. Poco prima erano andati a mangiare l’insalata in un orto. La montagna che frequenta questa famigliola di orsi non ha sorgenti d’acqua per cui ora, durante le giornate molto calde, gli orsi scendono ad abbeverarsi in un piccolo laghetto a margine del paese, attraversando le strade”. Per questo, fa presente Forconi, “è importante spostare più a monte la frutta che gli orsi cercano nei pressi del paese, e creare 2-3 punti d’acqua al di sopra delle strade”. Recintare le risorse alimentari di origine antropica e spaventare gli orsi, anche sparandogli proiettili di gomma, agiscono solo sui sintomi del problema ma non sulla causa principale che è la scarsa disponibilità alimentare in alcuni periodi dell’anno – conclude Forconi – Agire sulla causa principale significa aumentare la disponibilità alimentare in natura nei periodi critici attraverso una pianificazione di frutteti e colture a perdere per l’orso su scala territoriale vasta e, nei casi di emergenza, tramite foraggiamento supplementare nel bosco. Tali azioni avrebbero un effetto molto positivo sulla crescita della ridotta popolazione di orso marsicano, riducendo la mortalità, sia antropica che naturale, e i conflitti con l’uomo”.

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