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Ultimo aggiornamento: 20:35 del 20 Luglio 2020

Regionali, imbarazzo di Caldoro per il volto di De Crescenzo usato dalla Lega: “Non rispondo io per questo”

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“Bisogna chiedere a chi lo ha fatto, facciamo rispondere loro. Io ho grande rispetto per De Crescenzo, ci mancherebbe. Ma questo non vuol dire che la risposta debba darla io”. Così Stefano Caldoro, candidato per il centrodestra alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre, sulle polemiche scoppiate in relazione ad un manifesto della Lega con il volto di Luciano De Crescenzo, postato sui social da Severino Nappi, ex Forza Italia, oggi candidato della Lega in Campania.

L’associazione tra Luciano De Crescenzo e il simbolo con Alberto da Giussano non è piaciuta ai tanti che hanno manifestato il loro dissenso nei commenti al post, da chi ha parlato di “orrore e blasfemia” a chi ritiene l’idea “un’offesa al maestro” ricordando come De Crescenzo fosse “lontano anni luce dalle idee della Lega”.

“In questa settimana ho ricordato, ad un anno dalla morte, Luciano De Crescenzo. Maestro di cultura, filosofia ma soprattutto, per noi napoletani maestro di vita. Eppure, pare che io non ne abbia più diritto, mentre fino allo scorso anno i miei post di omaggio al Maestro non suscitavano sdegno. Perché? Forse perché faccio parte della Lega di Matteo Salvini?”. Così si è invece difeso Severino Nappi, esponente campano della Lega, rispondendo alle polemiche suscitate dal suo post.

“Tra le cose che non potrei più fare, dunque – aggiunge Nappi – rientra anche difendere e ricordare il nostro patrimonio culturale che, a quanto pare, deve restare prigioniero degli stereotipi a base di pizza e mandolino e a disposizione solo di una certa sinistra ipocrita quanto superata persino da se stessa”.

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